ACI e FINCO: subito decreto attuativo
Il Comitato di Presidenza della Filiera della Sicurezza Stradale FINCO, riunitosi oggi a Roma presso la sede dell’ACI, denuncia il grave ritardo nella destinazione dei proventi delle multe per la messa in sicurezza delle strade. Manca ancora il decreto attuativo della legge 120/2010, senza il quale dal 1 gennaio 2013 si paventa il caos gestionale nei Comuni e nelle Province.
ACI, FINCO e FEDERMOBILITA’ guardano con preoccupazione al perdurare di questa situazione di incertezza sui poteri locali per le pesanti ripercussioni nella improrogabile attività di manutenzione delle strade. La sicurezza stradale non ha colori o ideologie: le vicende politiche del Paese non possono compromettere l’incolumità dei cittadini.
“L’importanza della sicurezza delle strade nei confronti della circolazione e del trasporto non ha bisogno di molte parole - ha affermato Lino Setola, Presidente della Filiera - si tratta semplicemente di un rischio che il Paese non può e non deve correre”.
“La rete stradale non va abbandonata a sé stessa – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia – perché se l’esiguità dei fondi disponibili oggi ne rallenta i lavori di manutenzione, domani ne impedirebbe totalmente la ricostruzione. I proventi delle contravvenzioni non dovrebbero rientrare nel Patto di Stabilità perché destinati ad investimenti per la sicurezza stradale e non a spese correnti degli Enti locali. L’Italia sconta ancora la mancanza di una politica della mobilità e dei trasporti”.
Il Comitato di Presidenza della Filiera della Sicurezza Stradale FINCO, riunitosi oggi a Roma presso la sede dell’ACI, denuncia il grave ritardo nella destinazione dei proventi delle multe per la messa in sicurezza delle strade. Manca ancora il decreto attuativo della legge 120/2010, senza il quale dal 1 gennaio 2013 si paventa il caos gestionale nei Comuni e nelle Province.
ACI, FINCO e FEDERMOBILITA’ guardano con preoccupazione al perdurare di questa situazione di incertezza sui poteri locali per le pesanti ripercussioni nella improrogabile attività di manutenzione delle strade. La sicurezza stradale non ha colori o ideologie: le vicende politiche del Paese non possono compromettere l’incolumità dei cittadini.
“L’importanza della sicurezza delle strade nei confronti della circolazione e del trasporto non ha bisogno di molte parole - ha affermato Lino Setola, Presidente della Filiera - si tratta semplicemente di un rischio che il Paese non può e non deve correre”.
“La rete stradale non va abbandonata a sé stessa – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia – perché se l’esiguità dei fondi disponibili oggi ne rallenta i lavori di manutenzione, domani ne impedirebbe totalmente la ricostruzione. I proventi delle contravvenzioni non dovrebbero rientrare nel Patto di Stabilità perché destinati ad investimenti per la sicurezza stradale e non a spese correnti degli Enti locali. L’Italia sconta ancora la mancanza di una politica della mobilità e dei trasporti”.