11.10.2012 Pubblicato il decreto legge che rafforza i controlli esterni e interni, introduce la procedura di riequilibrio finanziario e il Fondo di rotazione per comuni e province a rischio dissesto e riduce i costi della politica
Sono operative da oggi le nuove norme su
finanza locale, controlli e costi della politica introdotte dal decreto legge 10 ottobre 2012, n.174 ('Disposizioni urgenti in materia di
finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori
disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio'), approvato
dal Consiglio dei ministri il 4 ottobre scorso.
Tra le novità principali del
provvedimento, la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale,
consentita a comuni e province con squilibri strutturali di bilancio che
possono metterli a rischio di dissesto. Inoltre, per garantire la
stabilità finanziaria degli enti che accedono alla procedura, è creato
un Fondo di rotazione, assegnato al ministero dell'Interno. A questi
strumenti il decreto legge affianca un sistema di controlli interni più
stringente dal punto di vista delle verifiche, anche di qualità dei
servizi, e della trasparenza. Molte delle disposizioni relative ai
comuni riguardano quelli con popolazione superiore a 10.000 abitanti.
Il provvedimento, pubblicato sulla
Gazzetta ufficiale di ieri (Serie generale, n.237), introduce novità
anche per le regioni, sotto l'aspetto dei controlli, con un
rafforzamento del ruolo della Corte dei conti, e delle indennità di
carica, con la previsione di riduzioni ad opera delle regioni stesse.
Di seguito una sintesi delle misure principali.
Enti locali: procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, Fondo di rotazione e controlli interni potenziati
Comuni e province a rischio di dissesto
possono ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale
con delibera consiliare, che deve essere trasmessa entro 5 giorni dalla
data di esecutività alla sezione regionale della Corte dei conti
competente e al ministero dell'Interno. L'ente deve predisporre in tempi
brevi un piano di riequilibrio pluriennale della durata massima di 5
anni, nel quale devono essere indicati e quantificati i fattori di
squilibrio e individuate le misure necessarie per la riduzione della
spesa e il ripianamento del deficit.
Il 'Fondo di rotazione per assicurare la
stabilità finanziaria degli enti locali' eroga risorse per il
risanamento finanziario dell'ente, che dovrà restituirle al massimo
entro 10 anni. È istituito nello stato di previsione del ministero
dell'Interno con una dotazione, per il 2012, di 30 + 50 milioni di euro,
destinata ad aumentare progressivamente.
Alla procedura di riequilibrio e al Fondo, anticipati dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri
a fine settembre al Convegno di studi amministrativi di Varenna (Lc),
si aggiunge una stretta sui controlli interni relativi alla regolarità
amministrativa e contabile, alla qualità dei servizi e alla
corrispondenza dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi
pianificati, controlli che gli enti locali, nell'ambito della loro
autonomia normativa e organizzativa, devono potenziare anche per quanto
riguarda le società partecipate. Gli enti dovranno anche prevedere
adeguate modalità di pubblicità dei redditi dei titolari di cariche
elettive e di governo.
Regioni: più controlli della Corte dei conti e tagli ai costi della politica
'Rafforzare il coordinamento della finanza pubblica, in particolare
tra i livelli di governo statale e regionale' è l'obiettivo delle
disposizioni che sottopongono al controllo preventivo di legittimità
della Corte dei Conti tutti gli atti normativi, amministrativi e di
programmazione a rilevanza esterna, per verificare il rispetto dei
vincoli finanziari derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione
europea, del patto di stabilità interno, del diritto dell'Unione europea
e del diritto costituzionale interno.
Vietato, per quanto riguarda i cosiddetti 'costi della politica', il
cumulo di indennità o emolumenti per incarichi (presidente della Regione
e del Consiglio regionale, assessore e consigliere). Le regioni,
inoltre, a pena di subire decurtazioni nei trasferimenti erariali,
devono provvedere entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto a
ridurre le indennità di carica e funzione, adeguandole al parametro
dell'importo riconosciuto dalla regione più virtuosa, individuata dalla
Conferenza Stato - Regioni. Sono previste risuzioni anche per l'importo
dei contributi ai gruppi consiliari, salvo i rimborsi elettorali
previsti dalla legge. Non è più prevista la contribuzione per gruppi
composti da un solo consigliere.
Altre disposizioni
La Scuola superiore per la formazione e la specializzazione dei dirigenti della pubblica amministrazione locale (Sspal)
è soppressa. Alla Sspal succede a titolo universale il ministero
dell'Interno. Presso il ministero è, inoltre, istituito il Consiglio
direttivo per l'Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali,
con compiti legati alla definizione delle modalità organizzative di
gestione dell'albo e alla determinazione del fabbisogno di segretari
comunali e provinciali.
Il decreto legge contiene anche disposizioni in materia di Imu, riscossione delle entrate e redistribuzione del 5 per mille.
Fonte:Ministero dell'Interno
Fonte:Ministero dell'Interno