"Le numerose telefonate e lettere che mi stanno pervenendo in questi giorni e che mi sollecitano a intervenire per contrastare schiamazzi notturni, intemperanze e problematiche varie, legate soprattutto alla stagione estiva, mi vedono quest’anno nell’impossibilità di fornire la risposta che i cittadini si aspettano. Quest’anno infatti, Parabiago non potrà contare sulla presenza della Polizia Locale anche nelle ore serali e notturne, perché il terzo turno di servizio (che lo scorso anno vedeva gli agenti impegnanti sul territorio dalle 19.30 all’una di notte) non sarà purtroppo effettuato".
Così, oggi, il sindaco di Parabiago, Franco Borghi, spiega come l’amministrazione comunale si vede impossibilitata a garantire il servizio, a causa di posizioni "poco comprensibili e scarsamente condivisibili" assunte da alcuni dipendenti del Comando di via Mascagni.
"Posizioni- spiega ancora il sindaco - che hanno finito per vanificare gli sforzi sostenuti dall’Amministrazione per potenziare la sicurezza, nonostante le ristrettezze economiche e i pesanti limiti che il Patto di Stabilità impone nei confronti di nuove assunzioni.
“Il “bonus” che avevamo per le nuove assunzioni, ce lo siamo giocato tutto sulla Polizia Locale, nella piena coscienza dell’importanza che il “capitolo sicurezza” riveste, per la cittadinanza”, spiega il sindaco Borghi, alludendo alle due unità assunte, di recente, a tempo determinato, presso il Comando. “E non solo- aggiunge l’assessore alla Polizia Locale, Luca Ferrario- visto che quest’Amministrazione era disposta a mantenere il terzo turno, nonostante quest’anno non abbia ricevuto alcuni finanziamento in merito, da parte della Provincia di Milano”.
Le due unità appena assunte (che peraltro non hanno l’arma in dotazione e non potrebbero, pertanto, essere impiegate per il terzo turno di servizio) non riescono, tuttavia, a sopperire alle carenze di un organico che risente pesantemente di assenze a vario titolo ( basti pensare, ad esempio, che ben 7 agenti usufruiscono di permessi- che a volte si protraggono anche per mesi- al fine di poter assistere famigliari malati. A questi si aggiungono poi un’assenza per maternità e altre 2 per malattia prolungata). A completare questo quadro non certo roseo ci sono le ferie estive (alle quali ha sacrosanto diritto chi è in servizio) e le riserve, accampate attraverso i sindacati, da una parte del personale: “Motivazioni- precisano il primo cittadino e l’assessore Ferrario- che si fatica a comprendere e che sono indubbiamente segno di cattiva volontà e del desiderio di boicottare il terzo turno”.
Insomma, a conti fatti, tolto il comandante e il suo vice, resterebbero solo 9 unità di personale, tra agenti e ufficiali, a disposizione: numero appena sufficiente per coprire i turni diurni.
Duro, il commento conclusivo del sindaco: “Questi atteggiamenti, riconducibili a una concezione “corporativistica” del dipendente pubblico, non possono che lasciare l’amaro in bocca. Forse queste persone non sanno che, comportandosi in questo modo, non penalizzano l’Amministrazione comunale, ma tutti i cittadini e il loro diritto alla sicurezza. Ci pensino”.
Così, oggi, il sindaco di Parabiago, Franco Borghi, spiega come l’amministrazione comunale si vede impossibilitata a garantire il servizio, a causa di posizioni "poco comprensibili e scarsamente condivisibili" assunte da alcuni dipendenti del Comando di via Mascagni.
"Posizioni- spiega ancora il sindaco - che hanno finito per vanificare gli sforzi sostenuti dall’Amministrazione per potenziare la sicurezza, nonostante le ristrettezze economiche e i pesanti limiti che il Patto di Stabilità impone nei confronti di nuove assunzioni.
“Il “bonus” che avevamo per le nuove assunzioni, ce lo siamo giocato tutto sulla Polizia Locale, nella piena coscienza dell’importanza che il “capitolo sicurezza” riveste, per la cittadinanza”, spiega il sindaco Borghi, alludendo alle due unità assunte, di recente, a tempo determinato, presso il Comando. “E non solo- aggiunge l’assessore alla Polizia Locale, Luca Ferrario- visto che quest’Amministrazione era disposta a mantenere il terzo turno, nonostante quest’anno non abbia ricevuto alcuni finanziamento in merito, da parte della Provincia di Milano”.
Le due unità appena assunte (che peraltro non hanno l’arma in dotazione e non potrebbero, pertanto, essere impiegate per il terzo turno di servizio) non riescono, tuttavia, a sopperire alle carenze di un organico che risente pesantemente di assenze a vario titolo ( basti pensare, ad esempio, che ben 7 agenti usufruiscono di permessi- che a volte si protraggono anche per mesi- al fine di poter assistere famigliari malati. A questi si aggiungono poi un’assenza per maternità e altre 2 per malattia prolungata). A completare questo quadro non certo roseo ci sono le ferie estive (alle quali ha sacrosanto diritto chi è in servizio) e le riserve, accampate attraverso i sindacati, da una parte del personale: “Motivazioni- precisano il primo cittadino e l’assessore Ferrario- che si fatica a comprendere e che sono indubbiamente segno di cattiva volontà e del desiderio di boicottare il terzo turno”.
Insomma, a conti fatti, tolto il comandante e il suo vice, resterebbero solo 9 unità di personale, tra agenti e ufficiali, a disposizione: numero appena sufficiente per coprire i turni diurni.
Duro, il commento conclusivo del sindaco: “Questi atteggiamenti, riconducibili a una concezione “corporativistica” del dipendente pubblico, non possono che lasciare l’amaro in bocca. Forse queste persone non sanno che, comportandosi in questo modo, non penalizzano l’Amministrazione comunale, ma tutti i cittadini e il loro diritto alla sicurezza. Ci pensino”.