sabato 7 luglio 2012

Guida in stato di ebbrezza, niente consenso se il prelievo ematico è fatto dal pronto soccorso Corte di cassazione - Sezione IV penale - Sentenza 5 luglio 2012 n. 26117

Per l’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza sono sempre utilizzabili i risultati del prelievo ematico effettuato, secondo i criteri e gli ordinari protocolli del pronto soccorso, durante il ricovero presso una struttura ospedaliera pubblica a seguito di incidente stradale. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 26108/2012, rifacendosi alla propria giurisprudenza e chiarendo che “in tal caso, si tratta di elementi di prova acquisiti mediante attraverso la documentazione medica, con conseguente irrilevanza, a questi fini, della (eventuale) mancanza di consenso".


Dunque, "è diritto del soggetto opporre rifiuto al prelievo ematico solo se questo è finalizzato unicamente all’accertamento di eventuale presenza di sostanze alcoliche nel sangue, trattandosi di un esame invasivo, con violazione dei diritti della persona”.
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