E’ successo esattamente questo a una signora di Lecce che in questi giorni aveva trovato un preavviso di multa sul parabrezza della macchina che era stata lasciata in sosta da qualche tempo in attesa del passaggio di proprietà dal vecchio intestatario, il marito, da poco passato a miglior vita unico proprietario dell’autovettura oggetto del verbale.
La vedova con estrema correttezza si era recata presso la Polizia Municipale avendo deciso di pagare comunque la sanzione pecuniaria non avendo cognizione che il codice della strada all’art. 199 prevedesse espressamente che “l’obbligazione di pagamento a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria non si trasmette agli eredi”. Ma entrata nell’apposito ufficio, oltre al danno subiva la beffa della contestazione di una nuova multa per mancato pagamento della polizza assicurativa RCauto d’importo pari a ben 798 euro che per la cronaca veniva elevata anche nei confronti del coniuge deceduto!
Ancora una volta Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” si trova costretto a dover segnalare l’ennesima dimostrazione non solo di totale insensibilità, ma soprattutto di estrema superficialità da parte di un Corpo di Polizia Municipale.
Siamo convinti che la colpa di un errore di tal fatta, non debba ricadere sul singolo agente che ha provveduto ad elevare l’ulteriore verbale, ma su un sistema generale quale quello delle sanzioni al Codice della Strada che sono diventate un balzello utile per i comuni a recuperare ingenti somme per ripianare i propri deficit, obbligando per non dire costringendo i relativi comandi di polizia locale e quindi i singoli agenti a diventare degli esattori perché improntati ad un eccessiva fiscalità che va oltre i normali criteri del necessario rigore cui comunque un corpo di polizia si deve uniformare.
Per tali ragioni, oltre ad aver presentato un ricorso al prefetto che riteniamo dovrà essere certamente accolto con il conseguente annullamento del verbale in questione, ci auguriamo che in futuro le nostre continue segnalazioni e denunce di grossolanità di tal tipo convincano le Polizie Municipali di tutta Italia a concentrarsi nella loro principale funzione che è quella di controllare il traffico e garantire quindi la sicurezza stradale.
La vedova con estrema correttezza si era recata presso la Polizia Municipale avendo deciso di pagare comunque la sanzione pecuniaria non avendo cognizione che il codice della strada all’art. 199 prevedesse espressamente che “l’obbligazione di pagamento a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria non si trasmette agli eredi”. Ma entrata nell’apposito ufficio, oltre al danno subiva la beffa della contestazione di una nuova multa per mancato pagamento della polizza assicurativa RCauto d’importo pari a ben 798 euro che per la cronaca veniva elevata anche nei confronti del coniuge deceduto!
Ancora una volta Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” si trova costretto a dover segnalare l’ennesima dimostrazione non solo di totale insensibilità, ma soprattutto di estrema superficialità da parte di un Corpo di Polizia Municipale.
Siamo convinti che la colpa di un errore di tal fatta, non debba ricadere sul singolo agente che ha provveduto ad elevare l’ulteriore verbale, ma su un sistema generale quale quello delle sanzioni al Codice della Strada che sono diventate un balzello utile per i comuni a recuperare ingenti somme per ripianare i propri deficit, obbligando per non dire costringendo i relativi comandi di polizia locale e quindi i singoli agenti a diventare degli esattori perché improntati ad un eccessiva fiscalità che va oltre i normali criteri del necessario rigore cui comunque un corpo di polizia si deve uniformare.
Per tali ragioni, oltre ad aver presentato un ricorso al prefetto che riteniamo dovrà essere certamente accolto con il conseguente annullamento del verbale in questione, ci auguriamo che in futuro le nostre continue segnalazioni e denunce di grossolanità di tal tipo convincano le Polizie Municipali di tutta Italia a concentrarsi nella loro principale funzione che è quella di controllare il traffico e garantire quindi la sicurezza stradale.