La risposta da parte del Ministero stavolta non si fa attenderee e l'ing. Francesco Mazziotta che come al solito non si fa trovare mai impreparato, sostanzialmente mette i paletti a quello che noi addetti ai lavori abbiamo sempre saputo:
E' pleonastico, infatti, che le sanzioni devono essere accertate e contestate con i metodi della 689/81 e nel caso specifico, con le norme previste nel C.d.S, ma soprattuto con i poteri che la legge ci dà.
Ci mancava solo che le infrazioni venissero accertate dal satellite.....
Dobbiamo sempre ricordarci che siamo pur sempre dei cittadini prima di essere operatori di Polizia e che la gente la divisa la deve amare e non odiare.
Mario Serio
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
dipartimento per i trasporti, la navigazione e i sistemi informativi e statistici
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione II
dipartimento per i trasporti, la navigazione e i sistemi informativi e statistici
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione II
03/05/2012
oggetto: Contestazione degli illeciti amministrativi per infrazioni al Codice della Strada in materia di sosta vietata. Rif. Prot. n. 2.222 del 30.3.2012.
Con riferimento a quanto esposto nella nota in riscontro, si premette che ai sensi dell’art. 201, c. 1 bis net. d) del Nuovo Codice della Strada (Dls n. 285/1992), le violazioni al divieto di sosta possono dar luogo alla contestazione non immediata nel caso di accertamento in assenza del trasgressore o del proprietario del veicolo.
Ciò premesso, si osserva che i sistemi di sorveglianza, mentre possono essere idonei a dimostrare l’avvenuta violazione, non risultano tuttavia idonei a dimostrare l’assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo, circostanza che può essere accertata solo dall’intervento diretto degli organi di Polizia Stradale, e pertanto non risulterebbe giustificata la contestazione non immediata.
si resta a disposizione per eventuale ulteriore chiarimento.
si resta a disposizione per eventuale ulteriore chiarimento.