Multe da mille a 10 mila euro per i negozianti che non hanno a disposizione per la vendita il sale iodato
e per coloro che non espongono la locandina informativa. Questa la
proposta del ministro della Salute, Renato Balduzzi, per aumentare la
diffusione di questo prodotto nei punti vendita e favorirne il consumo
da parte della popolazione. Il sale iodato, proprio grazie alla presenza
dello iodio, è un prodotto importante per prevenire le patologie della
tiroide.
La proposta
Le nuove sanzioni pecuniarie sono solo il primo passo di una campagna
divulgativa sulle proprietà benefiche del sale iodato. Si tratta «di un intervento di modifica della legge del 2005 che a oggi non prevede sanzioni agli obblighi previsti – ha dichiarato il ministro –
in particolare sono state inserite sanzioni nell’ambito della
ristorazione pubblica, quali bar e ristoranti, e di quella collettiva,
quali mense e comunità». Nei prossimi mesi sarà messa a punto una
campagna per diffondere la cultura di questo prodotto. Basti pensare che
il sale iodato non è il comune sale marino ma un prodotto lavorato in
maniera specifica e fondamentale per la propria salute. Lo iodio non
viene creato dall’organismo e deve essere necessariamente assunto
all’interno della propria dieta e il consumo di sale iodato garantisce
la giusta quantità di iodio per l’organismo. «Più del 10% della popolazione si ammala di gozzo – ha poi ricordato Balduzzi in riferimento alle patologie tiroidee che colpiscono maggiormente gli italiani – dato
ancora più preoccupante è quello che riguarda la popolazione giovanile
residente in alcune aree del Paese dove il gozzo può superare la
prevalenza del 20%, con quasi 50 ricoveri ogni 100 mila abitanti, con un
impatto economico stimato in oltre 150 milioni di euro all’anno».