mercoledì 23 maggio 2012

In arrivo multe “salate” per i negozi che non vendono sale iodato

Multe da mille a 10 mila euro per i negozianti che non hanno a disposizione per la vendita il sale iodato e per coloro che non espongono la locandina informativa. Questa la proposta del ministro della Salute, Renato Balduzzi, per aumentare la diffusione di questo prodotto nei punti vendita e favorirne il consumo da parte della popolazione. Il sale iodato, proprio grazie alla presenza dello iodio, è un prodotto importante per prevenire le patologie della tiroide.

La proposta
Le nuove sanzioni pecuniarie sono solo il primo passo di una campagna divulgativa sulle proprietà benefiche del sale iodato. Si tratta «di un intervento di modifica della legge del 2005 che a oggi non prevede sanzioni agli obblighi previsti – ha dichiarato il ministro – in particolare sono state inserite sanzioni nell’ambito della ristorazione pubblica, quali bar e ristoranti, e di quella collettiva, quali mense e comunità». Nei prossimi mesi sarà messa a punto una campagna per diffondere la cultura di questo prodotto. Basti pensare che il sale iodato non è il comune sale marino ma un prodotto lavorato in maniera specifica e fondamentale per la propria salute. Lo iodio non viene creato dall’organismo e deve essere necessariamente assunto all’interno della propria dieta e il consumo di sale iodato garantisce la giusta quantità di iodio per l’organismo. «Più del 10% della popolazione si ammala di gozzo – ha poi ricordato Balduzzi in riferimento alle patologie tiroidee che colpiscono maggiormente gli italiani – dato ancora più preoccupante è quello che riguarda la popolazione giovanile residente in alcune aree del Paese dove il gozzo può superare la prevalenza del 20%, con quasi 50 ricoveri ogni 100 mila abitanti, con un impatto economico stimato in oltre 150 milioni di euro all’anno».