I nuovi autovelox, appena installati a Palermo, sono regolari? Ce lo siamo chiesti, e abbiamo indagato
10 Maggio 2012-A Palermo, il 30 aprile scorso, sono entrati in funzione gli autovelox fissi in viale Regione Siciliana nei pressi di via Nave (direzione Catania) e di via Basile (verso Palermo). Si trovano in colonnine grigie segnalate, e hanno già fatto una strage di multe: solo il primo giorno, 200 sanzioni. Entrambi gli autovelox sono nello spartitraffico, all'altezza di via Nave (qui) e sotto il cavalcavia (qui). Tuttavia sul loro reale funzionamento abbiamo qualche dubbio.
GLI AUTOVELOX SERVONO - "È bene che i palermitani
imparino a non pigiare troppo l'acceleratore - mette in guardia il
comandante della Polizia municipale, Serafino Di Peri - perché questi
nuovi sistemi non sbagliano". Il limite di velocità stabilito in viale
Regione Siciliana è di 70 chilometri orari, una deroga
(rispetto ai 50 km/h massimi) prevista solo per le strade urbane di
scorrimento, autorizzate dal Prefetto. "Sono strumenti per la sicurezza
dei cittadini - sostiene Di Peri -: gli autovelox fissi ci
permetteranno di ridurre il numero dei morti sulla
circonvallazione. Solo nel 2011, si sono verificati ben 8 incidenti
mortali e 378 sinistri. Con l'utilizzo degli autovelox mobili, nei
primi quattro mesi del 2012, contiamo un solo sinistro mortale. Il
potere deterrente c'è".
TROPPI VERBALI - Ma non tutto quadra: 200 multe in un giorno sono uno sproposito. Vediamo se gli autovelox sono in regola. Come ha informato noi di SicurAUTO il Comando della Polizia municipale di Palermo, viale Regione Siciliana è strada urbana di scorrimento nelle carreggiate centrali, mentre le carreggiate laterali sono classificate strade urbane di quartiere (quindi l'autovelox fisso non può multare chi transita sulle bretelle): lo prevede una Determina dirigenziale (la 22 dell'8 settembre 2004) che ha approvato "La classificazione funzionale delle strade comunali di Palermo". Riguardo all'installazione e all'utilizzo di dispositivi e mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento di cui agli articoli 142 e 148 del Codice della strada, c'è l'ok del Prefetto con Protocollo 87699 area III ter dell'11 luglio 2008.
SONO IN REGOLA? - Le attività di sviluppo e notifica delle multe vengono esperite in sinergia tra il personale interno alla Polizia municipale e la Sispi. Requisito fondamentale per la regolarità degli autovelox è che siano presegnalati e ben visibili. Attualmente, da sopralluoghi da noi effettuati, quello in direzione Palermo è ben visibile; lo è meno, invece, quello in direzione Catania, all'altezza di via Nave. Tuttavia, nessun nuovo cartello è stato a oggi installato, e così gli automobilisti non possono sapere se ci sono autovelox fissi in funzione. Le caratteristiche e le modalità d'impiego degli autovelox sono state stabilite con Decreto adottato dal ministro dei Trasporti, di concerto con il ministro dell'Interno, il 15 agosto 2007, richiamato dalla Direttiva Maroni del 14 agosto 2009: "a) Il Decreto non fissa una distanza minima tra il segnale stradale di preavviso e la postazione di controllo a cui si riferisce ma, più genericamente, stabilisce che tale distanza deve essere 'adeguata' in modo da garantirne il tempestivo avvistamento, in relazione alla velocità locale predominante. Salvo casi particolari, in cui l'andamento plano-altimetrico della strada o altre circostanze contingenti rendono consigliabile collocarlo a una distanza maggiore, si può ritenere che tra il segnale o il dispositivo luminoso e la postazione di controllo possa essere 'adeguata' la distanza minima indicata, per ciascun tipo di strada, dall'articolo 79, comma 3, del Regolamento del Codice della strada, per la collocazione dei segnali di prescrizione; tale distanza minima, infatti, consente di garantire il corretto avvistamento del segnale o del dispositivo luminoso da parte degli utenti in transito; b) la distanza massima tra il segnale stradale o il dispositivo luminoso che indica la presenza della postazione di controllo e la postazione stessa non può essere superiore a km 4 e tra il segnale e la postazione non devono essere presenti intersezioni o immissioni laterali di strade pubbliche". I requisiti richiesti dal decreto sembrano essere stati rispettati.
QUALE AUTOVELOX - Si sono diffuse numerose voci sul tipo di autovelox e sulle caratteristiche: SicurAUTO ha indagato anche in questo senso. Il modello di autovelox fisso scelto dalla Polizia municipale di Palermo è l'Autovelox 105 SE (prodotto dalla Sodi Scientifica) - omologato con Decreti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 354 del 05 febbraio 2003 e 1122 del 16 maggio 2005 -, di proprietà del Comune di Palermo. Con l'autovelox 105 SE, le immagini digitali memorizzate e trasmesse a un computer centrale prendono il posto di rotolini fotografici o sistemi video analogici. La gestione digitale dei dati offre il vantaggio di automatizzare le procedure connesse alle infrazioni relative all'eccesso di velocità, migliorando notevolmente l'efficienza del servizio. Le immagini e i dati rilevati sono direttamente e immediatamente gestibili a livello informatico.
COME FUNZIONA? - Una coppia di innocui raggi Laser perpendicolari alla strada, interrotti in sequenza dai veicoli in transito, determinano la lettura della velocità e in caso di superamento del limite impostato la ripresa fotografica digitale. Un terzo raggio permette il rilevamento della posizione del veicolo e l'ottimizzazione del servizio. L'Autovelox 105 SE cattura due immagini per ogni infrazione: un primo piano della targa posteriore e un'immagine grandangolare dello scenario nel quale l'evento si è verificato (è in grado di distinguere la corsia in cui avviene l'infrazione). L'autovelox 105 SE rileva potrebbe rilevare le infrazioni in entrambi i sensi di marcia. Ma, nel caso di Palermo, l'autovelox non ha buchi per la carreggiata opposta: viene monitorata solo una carreggiata (vedi foto). In teoria, rileva anche la distanza di sicurezza, però non può sanzionare chi la vìola perchè da sempre manca la norma. Anche perché la distanza di sicurezza è molto soggettiva, e cambia a seconda di numerosi fattori (a meno che venga fissata da un cartello specifico).
IL PUNTO DEBOLE - Ecco il cuore della questione. La Polizia municipale ci aveva garantito che, prima della loro accensione, sarebbero stati pubblicizzati attraverso la stampa locale. Ma così non è stato. Anzi, si sono sfruttate le prime multe per creare clamore. Almeno uno dei due autovelox è in posizione poco visibile: è facile non accorgesene. Questo è poco trasparente e poco utile per la sicurezza. Alla data odierna sul sito della Municipale non c'è nulla sui nuovi autovelox, neanche su quello del Comune. Il dubbio è che, magari in "buona fede", l'amministrazione locale abbia dimenticato di pubblicizzare adeguatamente i due autovelox. Sembrerebbero quasi installati per fare cassa, piuttosto che per la prevenzione: il contrario di quanto il comandante sosteneva, quando ci aveva espresso il desiderio di prevenire.
POSSIBILE ANOMALIA - Altro problema: il segnale di limite 70 deve essere ripetuto su entrambi i lati della strada. La carreggiata centrale di Viale Regione Siciliana è strada urbana di scorrimento (lettera D dell'articolo 2 del Codice della strada). L'articolo 104, comma 2, del Regolamento del Codice della strada dice: "I segnali di prescrizione devono essere posti sul lato destro della strada. Sulle strade con due o più corsie per ogni senso di marcia devono adottarsi opportune misure, in relazione alle condizioni locali, affinché i segnali siano chiaramente percepibili anche dai conducenti dei veicoli che percorrono le corsie interne ripetendoli sul lato sinistro o al di sopra della carreggiata". È una norma un po' fumosa. Anche perché c'è l'espressione "in relazione alle condizioni locali" che lascia spazio di manovra agli Enti locali. A ogni modo, in Viale Regione, i cartelli sono ripetuti ma non ovunque. Prima dell'autovelox di via Nave, come documentiamo nella gallery, manca il cartello sulla sinistra. Pertanto di viaggia affiancato ad un mezzo pesante (evento molto probabile) non vede il cartello a destra.
CI SONO DAVVERO? - Ieri, giorno 9 maggio, abbiamo fotografato gli autovelox e ci siamo accorti che, di fatto, sembrano assolutamente vuoti (vedi fotogallery). Probabile, quindi, che gli stessi non siano in funzione 24h/24. Oppure che non siano propro mai entrati in funzione. Quindi il clamore mediatico dei primi giorni potrebbe essere stato montato ad arte per fare prevenzione. Su questo indagheremo.
LE BATOSTE - Ricordiamo che le sanzioni per la violazione dei limiti di velocità (articolo 142 del Codice della strada) variano in base alla gravità del comportamento. Per il superamento dei limiti di velocità di non oltre 10 km/h (probabilissimo su viale Regione), la multa è di 39 euro. Che salgono a 159 euro per l'eccesso di velocità di oltre 10 ma fino a 40 km/h, più il taglio di tre punti-patente. Invece, per il superamento dei limiti di oltre 40 km/h ma non oltre i 60 km/h, la sanzione è di € 500, più il taglio di sei punti, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi (da otto a 18 mesi in caso di recidiva entro il biennio). Ultima fascia, il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 km/h: € 779, taglio di 10 punti, sospensione della patente da sei a 12 mesi (in caso di recidiva in un biennio è disposta la revoca della patente). Tutte le sanzioni sono raddoppiate se commesse alla guida di autotreni, autoarticolati, autosnodati, autobus di massa superiore a otto tonnellate, autocarri di massa superiore a 3,5 tonnellate, veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose e mezzi d'opera.
MILIONI IN BALLO - Poniamo che le 200 multe - nel primo giorno di funzionamento dei due autovelox - siano per le infrazioni minori: fanno 7.800 euro al giorno che il Comune incasserà. Andando avanti a questo ritmo, abbiamo 234.000 euro al mese. Ossia 2,80 milioni di euro l'anno. Vero che il numero di multe scenderà, perché i due autovelox diverranno ben presto noti ai palermitani, anche grazie agli articoli-allerta come il nostro di SicurAUTO. Ma le infrazioni potrebbero essere anche più pesanti, con sanzioni bomba tipo 500 euro... Quindi ok alla prevenzione, ma siamo sicuri che se gli autovelox fossero maggiormente segnalati (anche con messaggio luminosi) le multe scenderebbero e così come la velocità media su viale Regione Siciliana. Ma interessa realmente la sicurezza stradale?
http://www.sicurauto.it
TROPPI VERBALI - Ma non tutto quadra: 200 multe in un giorno sono uno sproposito. Vediamo se gli autovelox sono in regola. Come ha informato noi di SicurAUTO il Comando della Polizia municipale di Palermo, viale Regione Siciliana è strada urbana di scorrimento nelle carreggiate centrali, mentre le carreggiate laterali sono classificate strade urbane di quartiere (quindi l'autovelox fisso non può multare chi transita sulle bretelle): lo prevede una Determina dirigenziale (la 22 dell'8 settembre 2004) che ha approvato "La classificazione funzionale delle strade comunali di Palermo". Riguardo all'installazione e all'utilizzo di dispositivi e mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento di cui agli articoli 142 e 148 del Codice della strada, c'è l'ok del Prefetto con Protocollo 87699 area III ter dell'11 luglio 2008.
SONO IN REGOLA? - Le attività di sviluppo e notifica delle multe vengono esperite in sinergia tra il personale interno alla Polizia municipale e la Sispi. Requisito fondamentale per la regolarità degli autovelox è che siano presegnalati e ben visibili. Attualmente, da sopralluoghi da noi effettuati, quello in direzione Palermo è ben visibile; lo è meno, invece, quello in direzione Catania, all'altezza di via Nave. Tuttavia, nessun nuovo cartello è stato a oggi installato, e così gli automobilisti non possono sapere se ci sono autovelox fissi in funzione. Le caratteristiche e le modalità d'impiego degli autovelox sono state stabilite con Decreto adottato dal ministro dei Trasporti, di concerto con il ministro dell'Interno, il 15 agosto 2007, richiamato dalla Direttiva Maroni del 14 agosto 2009: "a) Il Decreto non fissa una distanza minima tra il segnale stradale di preavviso e la postazione di controllo a cui si riferisce ma, più genericamente, stabilisce che tale distanza deve essere 'adeguata' in modo da garantirne il tempestivo avvistamento, in relazione alla velocità locale predominante. Salvo casi particolari, in cui l'andamento plano-altimetrico della strada o altre circostanze contingenti rendono consigliabile collocarlo a una distanza maggiore, si può ritenere che tra il segnale o il dispositivo luminoso e la postazione di controllo possa essere 'adeguata' la distanza minima indicata, per ciascun tipo di strada, dall'articolo 79, comma 3, del Regolamento del Codice della strada, per la collocazione dei segnali di prescrizione; tale distanza minima, infatti, consente di garantire il corretto avvistamento del segnale o del dispositivo luminoso da parte degli utenti in transito; b) la distanza massima tra il segnale stradale o il dispositivo luminoso che indica la presenza della postazione di controllo e la postazione stessa non può essere superiore a km 4 e tra il segnale e la postazione non devono essere presenti intersezioni o immissioni laterali di strade pubbliche". I requisiti richiesti dal decreto sembrano essere stati rispettati.
QUALE AUTOVELOX - Si sono diffuse numerose voci sul tipo di autovelox e sulle caratteristiche: SicurAUTO ha indagato anche in questo senso. Il modello di autovelox fisso scelto dalla Polizia municipale di Palermo è l'Autovelox 105 SE (prodotto dalla Sodi Scientifica) - omologato con Decreti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 354 del 05 febbraio 2003 e 1122 del 16 maggio 2005 -, di proprietà del Comune di Palermo. Con l'autovelox 105 SE, le immagini digitali memorizzate e trasmesse a un computer centrale prendono il posto di rotolini fotografici o sistemi video analogici. La gestione digitale dei dati offre il vantaggio di automatizzare le procedure connesse alle infrazioni relative all'eccesso di velocità, migliorando notevolmente l'efficienza del servizio. Le immagini e i dati rilevati sono direttamente e immediatamente gestibili a livello informatico.
COME FUNZIONA? - Una coppia di innocui raggi Laser perpendicolari alla strada, interrotti in sequenza dai veicoli in transito, determinano la lettura della velocità e in caso di superamento del limite impostato la ripresa fotografica digitale. Un terzo raggio permette il rilevamento della posizione del veicolo e l'ottimizzazione del servizio. L'Autovelox 105 SE cattura due immagini per ogni infrazione: un primo piano della targa posteriore e un'immagine grandangolare dello scenario nel quale l'evento si è verificato (è in grado di distinguere la corsia in cui avviene l'infrazione). L'autovelox 105 SE rileva potrebbe rilevare le infrazioni in entrambi i sensi di marcia. Ma, nel caso di Palermo, l'autovelox non ha buchi per la carreggiata opposta: viene monitorata solo una carreggiata (vedi foto). In teoria, rileva anche la distanza di sicurezza, però non può sanzionare chi la vìola perchè da sempre manca la norma. Anche perché la distanza di sicurezza è molto soggettiva, e cambia a seconda di numerosi fattori (a meno che venga fissata da un cartello specifico).
IL PUNTO DEBOLE - Ecco il cuore della questione. La Polizia municipale ci aveva garantito che, prima della loro accensione, sarebbero stati pubblicizzati attraverso la stampa locale. Ma così non è stato. Anzi, si sono sfruttate le prime multe per creare clamore. Almeno uno dei due autovelox è in posizione poco visibile: è facile non accorgesene. Questo è poco trasparente e poco utile per la sicurezza. Alla data odierna sul sito della Municipale non c'è nulla sui nuovi autovelox, neanche su quello del Comune. Il dubbio è che, magari in "buona fede", l'amministrazione locale abbia dimenticato di pubblicizzare adeguatamente i due autovelox. Sembrerebbero quasi installati per fare cassa, piuttosto che per la prevenzione: il contrario di quanto il comandante sosteneva, quando ci aveva espresso il desiderio di prevenire.
POSSIBILE ANOMALIA - Altro problema: il segnale di limite 70 deve essere ripetuto su entrambi i lati della strada. La carreggiata centrale di Viale Regione Siciliana è strada urbana di scorrimento (lettera D dell'articolo 2 del Codice della strada). L'articolo 104, comma 2, del Regolamento del Codice della strada dice: "I segnali di prescrizione devono essere posti sul lato destro della strada. Sulle strade con due o più corsie per ogni senso di marcia devono adottarsi opportune misure, in relazione alle condizioni locali, affinché i segnali siano chiaramente percepibili anche dai conducenti dei veicoli che percorrono le corsie interne ripetendoli sul lato sinistro o al di sopra della carreggiata". È una norma un po' fumosa. Anche perché c'è l'espressione "in relazione alle condizioni locali" che lascia spazio di manovra agli Enti locali. A ogni modo, in Viale Regione, i cartelli sono ripetuti ma non ovunque. Prima dell'autovelox di via Nave, come documentiamo nella gallery, manca il cartello sulla sinistra. Pertanto di viaggia affiancato ad un mezzo pesante (evento molto probabile) non vede il cartello a destra.
CI SONO DAVVERO? - Ieri, giorno 9 maggio, abbiamo fotografato gli autovelox e ci siamo accorti che, di fatto, sembrano assolutamente vuoti (vedi fotogallery). Probabile, quindi, che gli stessi non siano in funzione 24h/24. Oppure che non siano propro mai entrati in funzione. Quindi il clamore mediatico dei primi giorni potrebbe essere stato montato ad arte per fare prevenzione. Su questo indagheremo.
LE BATOSTE - Ricordiamo che le sanzioni per la violazione dei limiti di velocità (articolo 142 del Codice della strada) variano in base alla gravità del comportamento. Per il superamento dei limiti di velocità di non oltre 10 km/h (probabilissimo su viale Regione), la multa è di 39 euro. Che salgono a 159 euro per l'eccesso di velocità di oltre 10 ma fino a 40 km/h, più il taglio di tre punti-patente. Invece, per il superamento dei limiti di oltre 40 km/h ma non oltre i 60 km/h, la sanzione è di € 500, più il taglio di sei punti, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi (da otto a 18 mesi in caso di recidiva entro il biennio). Ultima fascia, il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 km/h: € 779, taglio di 10 punti, sospensione della patente da sei a 12 mesi (in caso di recidiva in un biennio è disposta la revoca della patente). Tutte le sanzioni sono raddoppiate se commesse alla guida di autotreni, autoarticolati, autosnodati, autobus di massa superiore a otto tonnellate, autocarri di massa superiore a 3,5 tonnellate, veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose e mezzi d'opera.
MILIONI IN BALLO - Poniamo che le 200 multe - nel primo giorno di funzionamento dei due autovelox - siano per le infrazioni minori: fanno 7.800 euro al giorno che il Comune incasserà. Andando avanti a questo ritmo, abbiamo 234.000 euro al mese. Ossia 2,80 milioni di euro l'anno. Vero che il numero di multe scenderà, perché i due autovelox diverranno ben presto noti ai palermitani, anche grazie agli articoli-allerta come il nostro di SicurAUTO. Ma le infrazioni potrebbero essere anche più pesanti, con sanzioni bomba tipo 500 euro... Quindi ok alla prevenzione, ma siamo sicuri che se gli autovelox fossero maggiormente segnalati (anche con messaggio luminosi) le multe scenderebbero e così come la velocità media su viale Regione Siciliana. Ma interessa realmente la sicurezza stradale?
http://www.sicurauto.it