domenica 1 aprile 2012

Emergenza acqua: ordinanza del sindaco nel comune di Belluno


Si impone l'uso responsabile dell'acqua, chiuse le fontane del territorio. Particolari difficoltà in alcune frazioni.
Il protrarsi della siccità e l'inverno privo di neve che ci siamo lasciati alle spalle stanno cominciando a mettere a dura prova le nostre riserve di acqua. Ce ne siamo accorti in varie località della provincia e anche in comune di Belluno alcune frazioni cominciano ad essere in sofferenza.

L'ordinanza

Data la situazione, soprattutto in previsione dell'estate, il Comune di Belluno ha emanato un'ordinanza di limitazione del consumo di acqua nel territorio comunale per contenere i danni. Leggi il testo completo dell'ordinanza.
L'ordinanza impone a tutti gli utenti di limitare il prelievo e il consumo dell'acqua derivata da pubblico acquedotto, agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici.

Vieta
a tutti gli utenti del pubblico acquedotto, dalla data di pubblicazione della presente ordinanza e fino al rientro dell'emergenza idrica, comunicata con espressa revoca, l'impiego dell'acqua potabile per:
  • il lavaggio di cortili e piazzali;
  • il lavaggio domestico di veicoli a motore;
  • l'innaffiamento dei giardini, orti e prati;
  • il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo.
Il funzionamento di fontane pubbliche o private è consentito solo se dotate di apparecchiature per il ricircolo dell'acqua. Il funzionamento delle fontanelle è consentito solo se provviste del rubinetto di arresto.

Ordina
a tutti gli utenti di limitare il prelievo e il consumo dell'acqua derivata da pubblico acquedotto, agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici; e ordina la chiusura delle fontane del Comune non provviste del sistema di ricircolo, e delle fontanelle di erogazione prive del rubinetto di arresto fino ad espressa revoca del presente provvedimento.
Sono esclusi dagli obblighi della presente ordinanza i prelievi di acqua dalla rete idrica potabile per i servizi pubblici di igiene urbana e per tutte le attività economiche autorizzate per le quali necessiti l'uso di acqua potabile.
Avverte che le inadempienze ai suddetti ordini e divieti saranno sanzionate ai sensi dell'art. 2 del Regolamento per l'applicazione delle sanzioni amministrative alle violazioni ai Regolamenti ed Ordinanze Comunali, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 69 dell'11.10.2007 nella misura da € 25,00 a € 500,00, ai sensi dell'art. 7 bis del D.Lgs. n. 267 del 18/08/2000 e che la sanzione sarà imputata in solido a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti dove tali inadempienze avranno luogo.
Invita la cittadinanza ad adottare ogni utile accorgimento teso ad attuare un risparmio idrico ed in particolare:
  • a montare nei rubinetti gli appositi dispositivi frangigetto, che mediante la miscelazione di aria ed acqua possono consentire un risparmio idrico fino al 50%;
  • a ricercare/riparare eventuali perdite dei rubinetti;
  • a non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di piatti e verdure, ma solo nella fase di risciacquo;
  • a preferire la doccia al bagno: ciò consente un risparmio d'acqua fino al 75%, se si ha l'accortezza di chiudere l'acqua mentre ci si insapona.

Qualche dato

Un rubinetto lasciato aperto eroga mediamente 13 litri al minuto, il 40% dell’acqua potabile consumata nelle case viene utilizzata per lo scarico del water (chi sta procedendo a lavori idraulici potrebbe installare i nuovi sistemi di scarico a quantità differenziata che consentono un notevole risparmio), per una doccia di 5 minuti sono necessari ben 60 litri di acqua, mentre per un bagno in vasca ce ne vogliono addirittura 120, i lavaggi a 30° in lavatrice e lavastoviglie consumano meno della metà dell’acqua che a 90°, ricordando di azionare entrambi gli elettrodomestici sempre a pieno carico, risparmiando così dagli 8.000 agli 11.000 litri all’anno.
Un altro buon accorgimento è quello di riparare subito le perdite, anche piccole, dei nostri rubinetti.
Poiché, al momento il risultato migliore si può ottenere solo con un consumo responsabile da parte di tutti, il Comune richiama nuovamente i cittadini ad un atteggiamento civile che eviti gli sprechi e limiti il disagio dell’intera comunità.

Possibile irregolarità di erogazione per la zona di S.Fermo, Salce, Col di Salce, Giamosa, Bettin, Boscon, Col da Ren, Marisiga, Carmegn, Canzan, Col del Vin e Bes.
Queste zone potranno essere interessate da irregolarità nell'erogazione a causa dello svuotarsi dei serbatoi per l'eccessivo uso. Non si tratta di un interruzione volontaria del flusso da parte delle autorità, semplicemente finisce la disponibilità nei serbatoi.
Si rinnova ai cittadini l’invito ad un uso responsabile della risorsa idrica, doveroso anche in condizioni normali e assolutamente indispensabile in situazioni nelle quali il benessere della comunità dipende dal comportamento dei singoli.

CORPO POLIZIA LOCALE
via A.Gabelli n.9 – 32100 Belluno
tel.0437.913520 – fax 0437.913517
e-mail: vigili@comune.belluno.it - PEC: belluno.bl@cert.ip-veneto.net

REGISTRO DELLE ORDINANZE
n. 65 del 30/03/2012

OGGETTO: LIMITAZIONE DEL CONSUMO DI ACQUA POTABILE NEL TERRITORIO COMUNALE
IL SINDACO
Considerato che il protrarsi della situazione di crisi idrica impone in questo periodo il rigoroso contenimento del consumo dell'acqua potabile e la sua limitazione agli usi consentiti dalle condizioni generali e speciali dei contratti di somministrazione;
Rilevato che l'acqua è un bene pubblico ed esauribile, il cui uso è quindi assoggettabile a regolamentazioni e limitazioni in presenza di motivi speciali e di pubblico interesse;
Ritenuto che la riduzione della capacità di produzione delle fonti idriche presenti sul territorio siano tali da richiedere l'adozione di ordinanza per limitare l'impiego dell'acqua potabile per usi diversi da quelli domestici;
Vista la nota del gestore BIM Gestione Servizi Pubblici Spa, prot. comunale 4660 del 16/02/2012, con la quale si evidenziava la necessità di integrare con autobotte la portata erogata da alcuni acquedotti comunali;
Vista la nota del gestore BIM Gestione Servizi Pubblici Spa prot. 0011344/2012 del 22/03/2012 (prot. comunale 8687 del 23/03/2012) nella quale viene sottolineata la necessità di attuare azioni finalizzate ad evitare sprechi di acqua potabile e vengono fornite indicazioni sulle misure di risparmio della risorsa;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.e i.;
Visto il Piano di Tutela delle Acque approvato dalla Regione Veneto con deliberazione del Consiglio regionale n.107 del 5 novembre 2009;
Vista la Legge 689/81 come modificata dal D.Lgs. 507/99;
Visto il Regolamento comunale per l'applicazione delle sanzioni amministrative alle violazioni ai Regolamenti ed Ordinanze Comunali, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 69 dell'11.10.2007;
Visti, inoltre, gli artt. 50 e 54 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 “Testo unico sull'ordinamento degli Enti Locali”;
Ritenuto di regolamentare e disciplinare la concessione e l'erogazione dell'acqua per usi domestici ed extradomestici al fine di un utilizzo razionale, proficuo e corretto;
n. 65 pag. 1/3
ORDINA
1.a tutti gli utenti di limitare il prelievo e il consumo dell'acqua derivata da pubblico acquedotto, agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici;
2.al gestore BIM Gestione Servizi Pubblici Spa e al Dirigente dell'Area di Progetto Cura del Territorio del Comune di Belluno , per la parte di propria competenza, di provvedere alla chiusura delle fontane del Comune di Belluno non provviste del sistema di ricircolo, nonché delle fontanelle di erogazione prive del rubinetto di arresto fino ad espressa revoca del presente provvedimento.
Sono esclusi dagli obblighi della presente ordinanza i prelievi di acqua dalla rete idrica potabile per i servizi pubblici di igiene urbana e per tutte le attività economiche autorizzate per le quali necessiti l'uso di acqua potabile.
V I E T A
a tutti gli utenti del pubblico acquedotto, dalla data di pubblicazione della presente ordinanza e fino al rientro dell'emergenza idrica, comunicata con espressa revoca, l'impiego dell'acqua potabile per:
il lavaggio di cortili e piazzali;
il lavaggio domestico di veicoli a motore;
l'innaffiamento dei giardini, orti e prati;
il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo.
Il funzionamento di fontane pubbliche o private è consentito solo se dotate di apparecchiature per il ricircolo dell'acqua. Il funzionamento delle fontanelle è consentito solo se provviste del rubinetto di arresto.
INVITA
la cittadinanza ad adottare ogni utile accorgimento teso ad attuare un risparmio idrico ed in particolare:
a montare nei rubinetti gli appositi dispositivi frangigetto, che mediante la miscelazione di aria ed acqua possono consentire un risparmio idrico fino al 50%;
a ricercare/riparare eventuali perdite dei rubinetti;
a non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di piatti e verdure, ma solo nella fase di risciacquo;
a preferire la doccia al bagno: ciò consente un risparmio d'acqua fino al 75%, se si ha l'accortezza di chiudere l'acqua mentre ci si insapona.
AVVERTE
che le inadempienze ai suddetti ordini e divieti saranno sanzionate ai sensi dell'art. 2 del Regolamento per l'applicazione delle sanzioni amministrative alle violazioni ai Regolamenti ed Ordinanze Comunali, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 69 dell'11.10.2007 nella misura da € 25,00 a € 500,00, ai sensi dell'art. 7 bis del D.Lgs. n. 267 del 18/08/2000 e che la sanzione sarà imputata in solido a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti dove tali n. 65 pag. 2/3
inadempienze avranno luogo.
La presente ordinanza sindacale è resa nota al pubblico mediante pubblicazione all'Albo Pretorio “on line” www.comune.belluno.it (link “Albo on line”) per tutto il tempo di validità dello stessa, mediante comunicati stampa, pubblicazione sul sito internet e comunque diffusa con ogni altro mezzo di comunicazione.
Avverso il presente provvedimento può essere promosso ricorso avanti al TAR competente entro 60 (sessanta) giorni dalla data di emissione dell'ordinanza o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni.
A decorrere dalla data di entrata in vigore è fatto obbligo a tutti il rispetto della presente ordinanza sindacale alla cui sorveglianza concorrono la Polizia Locale e le altre Forze di Polizia presenti sul territorio.
Sottoscritta dal Vice Sindaco
COLLE LEONARDO
con firma digitale
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