domenica 11 marzo 2012

Thiene, super multa per le mimose

FESTA DELLA DONNA. È cominciata male la giornata per due improvvisati fiorai sanzionati dalla polizia locale Nevi. Un immigrato del Bangladesh e un rom dovranno pagare cinquemila euro ciascuno per aver venduto fiori abusivamente
 Thiene. Avevano scelto il giorno perfetto, quello dedicato alla festa della donna, per improvvisarsi fiorai e scendere in strada a vendere rametti di mimosa. Una scelta rivelatasi però fallimentare e costata davvero cara ai due venditori abusivi incappati ieri nei controlli della polizia locale Nordest Vicentino. A fronte di poche piantine vendute si sono visti infliggere una multa di 5 mila 164 euro ciascuno per commercio abusivo in forma itinerante.  Il primo ambulante a finire sul verbale dei vigili è stato un cittadino immigrato del Bangladesh, A.M.C.,62 anni, fermato dagli agenti intorno alle 10 in via Marosticana a Povolaro di Dueville, dove aveva da poco avviato la sua attività, tanto che all'arrivo degli agenti l'extracomunitario aveva ancora una ventina di piante da vendere. Un paio d'ore dopo, a Carrè, è toccato ad un italiano di 25 anni, Y.M., di origini rom ma domiciliato a Teolo, cadere nella rete di controlli della polizia locale. In questo caso, l'uomo aveva con sè solo una dozzina di rametti di mimosa, e si era posizionato in via San Lorenzo, nell'incrocio tra il comune di Carrè e quello di Zugliano. In entrambi i casi, gli agenti hanno proceduto al sequestro di tutte le piantine di mimosa, e alla compilazione del verbale e relativa multa di 5 mila 164 euro, secondo quanto stabilito dall'articolo 28 del decreto legislativo 114 del 1998. Una legge che, poco più di tre mesi fa, aveva fatto le sue “vittime” anche a Thiene; lo scorso dicembre, infatti, la polizia locale aveva multato una ragazza romena che vendeva stelle di Natale nel parcheggio dell'ospedale Boldrini  e, il giorno dopo, un giovane romeno che cercava di piazzare piante grasse lungo Corso Garibaldi. «Ad ogni ricorrenza c'è sempre qualcuno che s'inventa una forma di commercio e tenta di fare un po' di soldi - spiega Giovanni Scarpellini, comandante della polizia locale Nevi - peccato solo che spesso si tratti di attività abusive. In questo senso, ho notato un maggior interessamento dei cittadini, probabilmente stanchi di queste forme di commercio illegale, che sempre più spesso chiamano in comando per segnalarci la presenza di venditori ambulanti, come accaduto ieri».C
Alessandra Dall'Igna
Fonte: http://www.ilgiornaledivicenza.it