Le liberalizzazioni cambiano le regole. La giunta punta ad accordi coi singoli
di Simone Russo
Reggio Emilia, 30 marzo 2012 - Negozi aperti senza limiti d’orario, la
Giunta comunale studia le contromosse per evitare che con la bella
stagione le notti del fine settimana si trasformino in un far west.
Sarà difficile perché le liberalizzazioni del Governo da un lato e una recente sentenza del Tar di Parma dall’altro, hanno limitato il campo di intervento delle amministrazioni locali in materia di orari. Sulla facoltà di apertura sarà difficile intervenire, mentre dovrebbe essere più agevole agire sulla somministrazione degli alcolici.
Sarà difficile perché le liberalizzazioni del Governo da un lato e una recente sentenza del Tar di Parma dall’altro, hanno limitato il campo di intervento delle amministrazioni locali in materia di orari. Sulla facoltà di apertura sarà difficile intervenire, mentre dovrebbe essere più agevole agire sulla somministrazione degli alcolici.
Ma partiamo dal piano d’azione del Municipio. Stando alle prime anticipazioni, dalla
prossima settimana verranno contattati dal Comune gli esercenti delle
vie in cui in passato si sono verificati problemi di convivenza con i
residenti: un primo passo volto a cercare la collaborazione dei singoli
commercianti. Questo è il primo binario di azione, un richiamo
alla responsabilità; l’altro è rappresentato dalle ordinanze per
regolamentare le situazioni più gravi. Probabilmente non verrà seguita
la strada di un provvedimento generale che riguardi complessivamente il
centro storico come accaduto l’anno scorso. Si agirà sui casi singoli:
percorso che è stato intrapreso anche dalla città di Bologna, che ha
detto stop alle ordinanze di carattere di generale sugli orari di
apertura. Anche a Reggio si interverrà là dove serve: ad esempio
in diverse vie della città è già in vigore il limite di vendita fissato
alle ore 20, in alcune strade (come via Filzi) addirittura alle 17. Il Comune potrà invece intervenire per regolare le distese estive: da questo punto di vista nulla è cambiato.
Considerato che siamo ormai ad aprile, le mosse della
pubblica amministrazione potrebbero apparire già in ritardo ma va
considerato che l’entrata in vigore della legge Salva Italia che
contiene le liberalizzazioni ha creato un vero e proprio enigma
normativo. Infatti la nuova legge abroga i limiti delle leggi
precedenti, ma nulla dice sul potere di ordinanza del sindaco (che
attraverso questo strumento fino ad oggi ha regolamentato gli orari) e
nemmeno sulle facoltà delle leggi regionali di regolare il tema di
aperture e chiusure degli esercizi.
In attesa di capire chi può intervenire sulla materia e come, i sindaci devono evitare il caos, specie nei centri storici. E devono farlo in fretta per non trovarsi a dover gestire un’emergenza: l’ennesimo scontro tra cittadini residenti in centro e commercianti.
In attesa di capire chi può intervenire sulla materia e come, i sindaci devono evitare il caos, specie nei centri storici. E devono farlo in fretta per non trovarsi a dover gestire un’emergenza: l’ennesimo scontro tra cittadini residenti in centro e commercianti.