La Provincia ha tolto il limite dei 70 km all'ora e l'impianto è comunque fuori norma
BOLZANO. Autovelox di Egna addio: ieri il prefetto Fulvio Testi ha ordinato infatti al sindaco Horst Pichler di rimuovere il rilevatore fisso di velocità perché non conforme al decreto Maroni e per di più superato dalla freschissima ordinanza di abrogazione da parte della Provincia del limite di velocità dei 70 km all'ora anche in quel tratto della statale del Brennero.
La questione degli autovelox fissi in diversi punti della viabilità provinciale da mesi è al centro di verifiche da parte dell'Osservatorio per la sicurezza stradale nel tentativo di coordinare gli interventi puntando poi soprattutto ad una corretta attuazione del decreto del 2009 dell'ex ministro degli Interni Roberto Maroni che prevede questo tipo di impianti sulla base di precise valutazioni sia sulle condizioni dei tratti stradali interessati, che del tasso di incidentalità. Considerata poi anche l'eventuale impossibilità di controllare la velocità degli autoveicoli in transito con le apparecchiature mobili per ragioni di sicurezza sia degli operatori che degli automobilisti da fermare per contestare la contravvenzione.
Sta di fatto che, a conclusione del certosino lavoro svolto dal Commissariato del Governo in sinergia con la ripartizione strade della Provincia e i diversi corpi di polizia nazionali e locali, l'altro giorno l'assessore provinciale Florian Mussner ha emesso un'ordinanza con la quale ha abrogato dieci limiti di velocità su altrettante strade "vista l'assenza lungo tali tratti stradali di punti critici o anomalie della sede stradale". E fra queste abrogazioni vi è anche il limite dei 70 km all'ora sulla statale del Brennero a Egna Sud dal km 413+870 al km 414+600 in ambedue le direzioni di marcia.
Parallelamente all'ordinanza provinciale la Polstrada ha compiuto poi un dettagliato rilievo delle caratteristiche del "radar" di Egna per verificare se tutte le disposizioni di legge fossero rispettate ed in particolare la distanza della sua posizione ad almeno un chilometro dalla segnaletica con il limite di velocità: e la sorpresa è stata grande considerato che il cartello dei 70 km all'ora è esattamente a 60 metri percorrendo la direzione Sud verso Trento (dove vi è pure un'intersezione) e a 250 metri sulla carreggiata opposta, ovvero quella verso Bolzano. A quel punto, sostengono a Palazzo Ducale, non c'era più alcuna ragione per mantenere quell'apparecchiatura in funzione ed è partita la lettera al sindaco Pichler per la sua rimozione immediata.
Cosa significa concretamente tutto questo per gli automobilisti? Che tutte le multe elevate a partire da ieri da quell'autovelox, su presentazione di un ricorso, verranno annullate perchè illegittime. Naturalmente non significa che l'amministrazione comunale di Egna non possa poi ripristinare il suo "radar", ma evidentemente dovrà farlo - se vorrà ribadire la sua scelta in quel preciso posto - tarandolo sul nuovo limite dei 90 km all'ora e rispettando tutte le distanze fissate dal decreto Maroni. Intanto per ora - mentre si moltiplicano in Provincia le richieste dei sindaci per far abbassare i limiti di velocità in modo da aumentare potenzialmente il numero delle multe elevate - il sindaco di Egna non potrà più "fare cassa" sulla pelle degli automobilisti.
BOLZANO. Autovelox di Egna addio: ieri il prefetto Fulvio Testi ha ordinato infatti al sindaco Horst Pichler di rimuovere il rilevatore fisso di velocità perché non conforme al decreto Maroni e per di più superato dalla freschissima ordinanza di abrogazione da parte della Provincia del limite di velocità dei 70 km all'ora anche in quel tratto della statale del Brennero.
La questione degli autovelox fissi in diversi punti della viabilità provinciale da mesi è al centro di verifiche da parte dell'Osservatorio per la sicurezza stradale nel tentativo di coordinare gli interventi puntando poi soprattutto ad una corretta attuazione del decreto del 2009 dell'ex ministro degli Interni Roberto Maroni che prevede questo tipo di impianti sulla base di precise valutazioni sia sulle condizioni dei tratti stradali interessati, che del tasso di incidentalità. Considerata poi anche l'eventuale impossibilità di controllare la velocità degli autoveicoli in transito con le apparecchiature mobili per ragioni di sicurezza sia degli operatori che degli automobilisti da fermare per contestare la contravvenzione.
Sta di fatto che, a conclusione del certosino lavoro svolto dal Commissariato del Governo in sinergia con la ripartizione strade della Provincia e i diversi corpi di polizia nazionali e locali, l'altro giorno l'assessore provinciale Florian Mussner ha emesso un'ordinanza con la quale ha abrogato dieci limiti di velocità su altrettante strade "vista l'assenza lungo tali tratti stradali di punti critici o anomalie della sede stradale". E fra queste abrogazioni vi è anche il limite dei 70 km all'ora sulla statale del Brennero a Egna Sud dal km 413+870 al km 414+600 in ambedue le direzioni di marcia.
Parallelamente all'ordinanza provinciale la Polstrada ha compiuto poi un dettagliato rilievo delle caratteristiche del "radar" di Egna per verificare se tutte le disposizioni di legge fossero rispettate ed in particolare la distanza della sua posizione ad almeno un chilometro dalla segnaletica con il limite di velocità: e la sorpresa è stata grande considerato che il cartello dei 70 km all'ora è esattamente a 60 metri percorrendo la direzione Sud verso Trento (dove vi è pure un'intersezione) e a 250 metri sulla carreggiata opposta, ovvero quella verso Bolzano. A quel punto, sostengono a Palazzo Ducale, non c'era più alcuna ragione per mantenere quell'apparecchiatura in funzione ed è partita la lettera al sindaco Pichler per la sua rimozione immediata.
Cosa significa concretamente tutto questo per gli automobilisti? Che tutte le multe elevate a partire da ieri da quell'autovelox, su presentazione di un ricorso, verranno annullate perchè illegittime. Naturalmente non significa che l'amministrazione comunale di Egna non possa poi ripristinare il suo "radar", ma evidentemente dovrà farlo - se vorrà ribadire la sua scelta in quel preciso posto - tarandolo sul nuovo limite dei 90 km all'ora e rispettando tutte le distanze fissate dal decreto Maroni. Intanto per ora - mentre si moltiplicano in Provincia le richieste dei sindaci per far abbassare i limiti di velocità in modo da aumentare potenzialmente il numero delle multe elevate - il sindaco di Egna non potrà più "fare cassa" sulla pelle degli automobilisti.
Fonte: http://altoadige.gelocal.it