In Italia esistono quindi vari tipi di rotatorie: all’italiana, alla francese o rotatorie “miste”.
La presenza di questi tre tipi di rotonde provoca confusione ; le rotonde “all'italiana”, prevedono sostanzialmente che i veicoli circolanti all'interno della rotatoria debbano fermarsi ed eventualmente dare la precedenza ai veicoli che sono in entrata nella rotatoria e a tal fine sussiste la segnaletica “triangolo” con punta rivolta verso il basso ed una striscia di arresto.
Se invece in corrispondenza dell’ingresso in rotatoria trovate anche il “triangolo” con punta rivolta verso il basso ed una striscia di arresto, saranno i veicoli già circolanti nel rondò a passare per primi e voi dovete quindi dare la precedenza a chi circola nella rotatoria; questo tipo di rotatoria è detta “alla francese” e dovete fermarvi se ci sono veicoli all’interno della rotatoria che procedono verso la vostra entrata, altrimenti si commette la grave violazione di mancata precedenza. Le rotatorie cosiddette "miste", sono un mix delle due precedenti tipi indicati (sono poco usate).
La circolare n. 4213/B70 dell'Ufficio Provinciale Motorizzazione del Dipartimento dei Trasporti Terrestri di Verona, in ottemperanza alle direttive del Ministero dei Trasporti, in data 27.04.2005 ha rimarcato le seguenti direttive di comportamento per il transito in rotatorie “alla francese”, che sono le più utilizzate in Italia negli incroci:
Per le rotatorie a corto e medio raggio, durante il transito è preferibile adottare il seguente comportamento stradale, ricordando che dovete sempre indicare e far capire quando e dove intendete uscire dalla rotonda: se l'uscita si trova subito a destra o frontale, entrare in rotatoria senza utilizzare alcun indicatore di direzione (freccia) ed azionare l'indicatore di direzione destro poco prima di uscire; se invece l'uscita si trova a sinistra del vostro tratto di ingresso, entrare inserendo subito l'indicatore di direzione verso sinistra, percorrere la rotatoria e uscire; non serve in quest'ultima ipotesi azionare l'indicatore destro in uscita.
Per le rotatorie a lungo raggio, durante il transito, è preferibile adottare il seguente comportamento stradale: essendo queste piuttosto ampie e le varie intersezioni distanti tra loro, entrare in rotatoria senza utilizzare alcun indicatore di direzione (freccia). Non si deve azionare alcun indicatore mentre si circola in rotatoria (strada principale salvo diversa segnalazione) ma resta l’obbligo dell’indicatore destro per uscire da essa; se la rotatoria ha più corsie, bisognerà occupare quella libera più a destra. Può essere occupata anche la corsia interna nel caso si debba uscire in corrispondenza delle ultime intersezioni; in tal caso occorrerà segnalare in tempo utile lo spostamento di corsia all'interno della rotonda e di seguito segnalare l’uscita dalla rotatoria mediante gli indicatori di direzione (frecce).
La presenza di questi tre tipi di rotonde provoca confusione ; le rotonde “all'italiana”, prevedono sostanzialmente che i veicoli circolanti all'interno della rotatoria debbano fermarsi ed eventualmente dare la precedenza ai veicoli che sono in entrata nella rotatoria e a tal fine sussiste la segnaletica “triangolo” con punta rivolta verso il basso ed una striscia di arresto.
Se invece in corrispondenza dell’ingresso in rotatoria trovate anche il “triangolo” con punta rivolta verso il basso ed una striscia di arresto, saranno i veicoli già circolanti nel rondò a passare per primi e voi dovete quindi dare la precedenza a chi circola nella rotatoria; questo tipo di rotatoria è detta “alla francese” e dovete fermarvi se ci sono veicoli all’interno della rotatoria che procedono verso la vostra entrata, altrimenti si commette la grave violazione di mancata precedenza. Le rotatorie cosiddette "miste", sono un mix delle due precedenti tipi indicati (sono poco usate).
La circolare n. 4213/B70 dell'Ufficio Provinciale Motorizzazione del Dipartimento dei Trasporti Terrestri di Verona, in ottemperanza alle direttive del Ministero dei Trasporti, in data 27.04.2005 ha rimarcato le seguenti direttive di comportamento per il transito in rotatorie “alla francese”, che sono le più utilizzate in Italia negli incroci:
Per le rotatorie a corto e medio raggio, durante il transito è preferibile adottare il seguente comportamento stradale, ricordando che dovete sempre indicare e far capire quando e dove intendete uscire dalla rotonda: se l'uscita si trova subito a destra o frontale, entrare in rotatoria senza utilizzare alcun indicatore di direzione (freccia) ed azionare l'indicatore di direzione destro poco prima di uscire; se invece l'uscita si trova a sinistra del vostro tratto di ingresso, entrare inserendo subito l'indicatore di direzione verso sinistra, percorrere la rotatoria e uscire; non serve in quest'ultima ipotesi azionare l'indicatore destro in uscita.
Per le rotatorie a lungo raggio, durante il transito, è preferibile adottare il seguente comportamento stradale: essendo queste piuttosto ampie e le varie intersezioni distanti tra loro, entrare in rotatoria senza utilizzare alcun indicatore di direzione (freccia). Non si deve azionare alcun indicatore mentre si circola in rotatoria (strada principale salvo diversa segnalazione) ma resta l’obbligo dell’indicatore destro per uscire da essa; se la rotatoria ha più corsie, bisognerà occupare quella libera più a destra. Può essere occupata anche la corsia interna nel caso si debba uscire in corrispondenza delle ultime intersezioni; in tal caso occorrerà segnalare in tempo utile lo spostamento di corsia all'interno della rotonda e di seguito segnalare l’uscita dalla rotatoria mediante gli indicatori di direzione (frecce).
Tratto dal " Manuale della Sicurezza Stradale"
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Il problema del comportamento da tenere nelle rotatorie è stato sempre
dibattuto in Italia. Per questo motivo, il Ministero dei trasporti (e non
solo), è stato piu volte chiamato in causa per derimere questa
controversia, ma al di là di semplici pareri espressi, non è mai stata emanata una
circolare esplicativa nè si è mai intervenuti a livello normativo in maniera decisa.
Io personalmente, sulla scorta di criteri esclusivamente empirici, ritengo che il principio enunciato nell'ultimo parere espresso dal Ministero secondo la quale:"chi si immette sull'anello deve azionare
l'indicatore sinistro, chi ne esce deve azionare l'indicatore destro" non sia da ritenere un assioma assoluto ma deve valutarsi caso per caso.Che bisogno c'è, per esempio, di mettere la freccia a sinistra (per immettermi nell'anello), se io devo uscire alla prima uscita?
Di certo, si può solo affermare (a mio avviso), che ogni volta che deve avverire un cambio di corsia, anche all'interno della rotatoria o nella strada di accesso ad essa, deve essere segnalata.
• I veicoli che sono già in rotatoria hanno il diritto di precedenza rispetto ai veicoli in entrata anche se questi ultimi provengono da destra o da strade di primaria importanza.
• È possibile circolare per file parallele in fase di ingresso in rotatoria quando le corsie lo consentono.
• È opportuno impegnare la corsia esterna nel caso in cui si debba subito svoltare a destra, viceversa, occorre impegnare quella interna nel caso in cui si debba continuare il percorso in rotatoria.
• I veicoli sia in entrata che in uscita dalla rotatoria devono dare la precedenza ai ciclisti e ai pedoni sui passaggi pedonali.
• È obbligatorio segnalare ogni cambio di corsia all’interno della rotatoria con gli indicatori di direzione (frecce).
• È obbligatorio segnalare l’intenzione di uscire
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Comportamento dei veicoli in rotatoria
• I veicoli che sono già in rotatoria hanno il diritto di precedenza rispetto ai veicoli in entrata anche se questi ultimi provengono da destra o da strade di primaria importanza.
• È possibile circolare per file parallele in fase di ingresso in rotatoria quando le corsie lo consentono.
• È opportuno impegnare la corsia esterna nel caso in cui si debba subito svoltare a destra, viceversa, occorre impegnare quella interna nel caso in cui si debba continuare il percorso in rotatoria.
• I veicoli sia in entrata che in uscita dalla rotatoria devono dare la precedenza ai ciclisti e ai pedoni sui passaggi pedonali.
• È obbligatorio segnalare ogni cambio di corsia all’interno della rotatoria con gli indicatori di direzione (frecce).
• È obbligatorio segnalare l’intenzione di uscire
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I Pareri Ministeriali
Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti:
Parere
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oggetto
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Prot. n. 207 del 19 gennaio
2011
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Quesito relativo alla circolazione dei veicoli nelle rotatorie.
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Prot. 4583 del 12 settembre 2011
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Richiesta di interpretazione delle norme del Nuovo Codice della
Strada e relativo Regolamento di Esecuzione e d'Attuazione
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24/10/2011 n. 5235
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Quesito relativo alla circolazione dei veicoli nelle rotatorie. Rif.
pro!. n, 70429 del 29.09.2011.
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15 maggio 2008
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Circolazione su rotonde.
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Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi Informativi e Statistici
Direzione Generale perla Sicurezza Stradale
Divisione II
Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi Informativi e Statistici
Direzione Generale perla Sicurezza Stradale
Divisione II
19 gennaio 2011
Prot. n. 207
Oggetto: Quesito relativo alla circolazione dei veicoli nelle rotatorie.
Con riferimento alle problematiche esposte nella nota in riscontro, si comunica quanto segue.
Per quanto concerne la circolazione
sulle rotatorie, si osserva che in linea generale ricorre l'applicazione
dell'art. 154 del Nuovo Codice della Strada (DLgs n. 285/1992).
In particolare il comma 1 prescrive che
tutti i conducenti, prima di effettuare una manovra, devono
preventivamente assicurarsi di non creare pericolo o intralcio agli
altri conducenti, e segnalare con sufficiente anticipo la loro
intenzione.
Quale che sia l'ordine di precedenza
stabilito nella rotatoria, chi si immette sull'anello deve azionare
l'indicatore sinistro, chi ne esce deve azionare l'indicatore destro.
In ogni caso l'anello della rotatoria è
assimilato ad un tronco stradale munito di diramazioni; durante la
marcia su di esso, dunque, non è necessario mantenere la segnalazione
dell'indicatore sinistro; è invece necessario moderare la velocità ai
sensi dell'art. 141, ce. 3 e 4, e attenersi alle prescrizioni dettate
dall'art. 154.
Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI. LA NAVIGAZIONE E I SISTEMI
INFORMATIVI E STATISTICI
DIREZIONE GENERALE PER LA SICUREZZA STRADALE
DIVISIONE 4
DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI. LA NAVIGAZIONE E I SISTEMI
INFORMATIVI E STATISTICI
DIREZIONE GENERALE PER LA SICUREZZA STRADALE
DIVISIONE 4
12/09/2011
Prot. 4583
OGGETTO: Richiesta di interpretazione delle norme del Nuovo Codice della Strada e relativo Regolamento di Esecuzione e d'Attuazione
Con riferimento alla missiva pervenuta
allo scrivente Ufficio (Vs. prot. 0107854/2011), si riportano di seguito
le risposte ai quesiti posti.
1. A parere dello scrivente Ufficio il
posizionamento del mezzo pubblicitario sommariamente descritto non è
consentito. Le rotatorie, anche se non vengono definite nel Nuovo Codice
della Strada, altro non sono che delle intersezioni a raso e pertanto
normati dal disposto dell'art. 51 cc. 3 - 4 del Regolamento di
Esecuzione e d'Attuazione, per cui si ritiene non sia possibile
installare mezzi pubblicitari sulle rotatorie sia fuori che all'interno
di un centro abitato.
2, Il Regolamento di Esecuzione e
d'Attuazione all'art. 47 c. 7 definisce "impianto pubblicitario di
servizio qualunque manufatto avente quale scopo primario un servizio di
pubblica utilità nell'ambito dell'arredo urbano e stradale (fermate
autobus, pensiline, transenne parapedonali, cestini, panchine, orologi, o
simili) recante uno spazio pubblicitario che può anche essere luminoso
sia per luce diretta che per luce indiretta".
Il disposto del suddetto comma 7
prescrive quindi che l'elemento determinante affinché un manufatto possa
essere ritenuto un impianto pubblicitario di servizio è che il
manufatto stesso abbia come finalità principale la realizzazione di un
servizio di pubblica utilità e che sia classificabile come elemento di
arredo urbano e stradale. A parere dello scrivente Ufficio l'impianto
rappresentato nel bozzetto illustrativo non presenta tali
caratteristiche peculiari.
3. Richiamando le considerazioni
esposte al precedente capo 2, nel quesito non è riportato fattivamente
in cosa consisterebbero le pubbliche affissioni da apporre
sull'impianto, né la tipologia del manufatto (fermate autobus,
pensiline, transenne parapedonali, cestini, panchine, orologi, o
simili). Ipotizzando che il manufatto sia quello indicato nel bozzetto, a
parere dello scrivente Ufficio, esso non può ritenersi un elemento di
arredo urbano e stradale il cui elenco è esplicitato nel succitato art.
47 c. 7 del Regolamento di Esecuzione e di Attuazione. Si evidenzia
inoltre che in generale lo scopo primario dell'impianto pubblicitario di
servizio è il servizio di pubblica utilità che deve risultare
prevalente nella rappresentazione rispetto al messaggio pubblicitario.
4. L'art. 51 c.3 lett. b) del
Regolamento di Esecuzione e d'Attuazione prescrive che "il
posizionamento dei cartelli, delle insegne di esercizio e degli altri
mezzi pubblicitari fuori dai centri abitati, lungo o in prossimità delle
strade ove ne è consentita l'installazione, è comunque vietato ......
in corrispondenza della intersezioni". L'art. 3 c. 1 del Nuovo Codice
della Strada definisce l'area di intersezione come la "parte di
intersezione a raso, nella quale si intersecano due o più correnti di
traffico"; per la definizione della suddetta area si deve considerare il
prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale (in
analogia, a quanto previsto dall'art. 158 c. 1 lett. f) del Nuovo Codice
della Strada) di ciascuna corrente veicolare, misurata lungo la
direttrice di marcia (come indicato ai cc. 3 - 4 dell'art. 51 del
Regolamento di Esecuzione e d'Attuazione). Rispetto a quest'area
dell'intersezione così determinata, devono essere rispettate delle
distanze minime che sono dettate dai commi del succitato art. 51, a
seconda che l'area in questione ricada o meno all'interno di un centro
abitato.
Relativamente alle rappresentazioni
raffiguranti le due tipologie di intersezione ("a rotatoria e a T")
caratterizzate dal posizionamento di cartelli pubblicitari e/o insegne
di esercizio, si evidenzia che nella missiva non viene specificato se le
stesse ricadono o meno all'interno di un centro abitato. Utilizzando,
comunque, la metodologia sopra descritta si ricava l'area
dell'intersezione, costituita di fatto da un quadrilatero, dal quale
devono essere mantenute delle distanze minime prescritte per
l'installazione di mezzi pubblicitari, considerando soprattutto se tali
installazioni risultano essere in vista per i conducenti che percorrono
le direttrici di marcia. Le suddette distanze minime, misurate dai
vertici del quadrilatero, determinano un "ulteriore quadrilatero",
all'interno del quale, a parere dello scrivente Ufficio, non è
consentito collocare cartelli pubblicitari.
In ragione delle sopra indicate
considerazioni, in via generale, si ritiene che i cartelli pubblicitari
rappresentati nell' "intersezione a rotatoria" potrebbero ricadere nel
succitato "ulteriore quadrilatero", per cui la loro installazione
sarebbe in violazione delle disposizioni del Nuovo Codice della Strada.
Diversa considerazione va fatta per le
insegne di esercizio in quanto l'art. 51 c. 5 del Regolamento di
Esecuzione e d'Attuazione determina che "le norme di cui ai commi 2 e 4,
e quella di cui al comma 3. lettera c), non si applicano per le insegne
di esercizio, a condizione che le stesse siano collocate parallelamente
al senso di marcia dei veicoli in aderenza ai fabbricati esistenti o,
fuori dai centri abitati, ad una distanza dal limite della carreggiata,
non inferiore a 3 m, ed entro i centri abitati alla distanza fissata dal
regolamento comunale, sempreché siano rispettate le disposizioni
dell'articolo 23, comma 1, del codice". In via generale, a parere dello
scrivente Ufficio, le insegne rappresentate nel disegno allegato alla
missiva possono essere autorizzate se rispettose del disposto del sopra
riportato c. 5, purché le stesse insegne di esercizio non arrechino
disturbo visivo agli utenti o ne distraggano l'attenzione con
conseguente pericolo per la sicurezza stradale.
IL DIRIGENTE
( Dott. ing. Luciano MARASCO)
( Dott. ing. Luciano MARASCO)
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi Informativi e Statistici
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione II
Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi Informativi e Statistici
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione II
24/10/2011
Prot. n. 5235
Oggetto: Quesito relativo alla circolazione dei veicoli nelle rotatorie. Rif. pro!. n, 70429 del 29.09.2011.
Con riferimento alle problematiche
esposte nella nota in riscontro, si rinvia alle "Norme funzionali e
geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali", approvate
con Decreto Ministeriale 19.04.2006.
In particolare il paragrafo 4.5 prevede
che la circolazione sull'anello avvenga su di un'unica corsia, lungo la
quale i veicoli devono necessariamente procedere in accodamento,
godendo del diritto di precedenza.
Conseguentemente i rami di ingresso
devono essere gravati del corrispondente segnale prescrittivo; chi entra
nella rotatoria deve azionare l'indicatore di direzione di sinistra per
segnalare l'immissione nel flusso di circolazione che si svolge
sull'anello, mentre chi ne esce deve azionare quello di destra.
I problemi sorgono nelle rotatorie che
non rispettano le suddette norme funzionali e geometriche, e che sovente
sono dotate di più di una corsia sull'anello.
In tal caso i tratti a disposizione per
il cambio di corsia presentano lunghezze generalmente non commisurate
alla locale velocità di percorrenza, salvo il caso di rotatorie di
diametro talmente elevato da consentire il rispetto delle distanze di
visibilità per lo scambio previste dal paragrafo 5.1.4 delle "Norme
funzionali e geometriche per la costruzione delle strade", approvare
con Decreto Ministeriale 05.11.2001.
Pertanto, nei casi non conformi al
citato DM 19.04.2006, si concorda con l'orientamento di codesta
Provincia, relativo al rispetto delle norme di cui agli artt. 141, 143,
145 e 154 del Codice della Strada (DLs n. 285/1992); nel caso di
rotatorie a più corsie, chi cambia corsia sull'anello è comunque tenuto
ad azionare il corrispondente indicatore di direzione.
Circa le rappresentazioni grafiche
prodotte, si osserva infine che esse non sono propriamente coerenti con
la geometria di intersezione a rotatoria come da norma.
Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE
(Dr. Ing. Francesco MAZZIOTTA)
(Dr. Ing. Francesco MAZZIOTTA)
Ministero dei Trasporti
Dipartimento per i Trasporti Terrestri Direzione Generale della Motorizzazione
Divisione VIII
Dipartimento per i Trasporti Terrestri Direzione Generale della Motorizzazione
Divisione VIII
Parere 15 maggio 2008
Alla Sig.ra Oggetto:-
Circolazione su rotonde. Rif. nota fax del 23.11.2007.
Alla Sig.ra Oggetto:-
Circolazione su rotonde. Rif. nota fax del 23.11.2007.
Con riferimento alla segnalazione inoltrata con la nota in riscontro,
si comunica che l'immissione nella circolazione sull'anello delle
rotatorie è generalmente regolata con il segnale "dare precedenza" di
cui all'art. 106 del Regolamento (DPR n. 495/1992).
La realizzazione delle intersezioni a rotatoria è contemplata dal
par. 4.5 delle "Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle
intersezioni stradali", approvate con Decreto 19 aprile 2006 del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. n. 170 del
24.07.2006).
Trattandosi di intersezioni a raso, tale realizzazione non può essere
indiscriminata, ma limitarsi alle tipologie di strade elencate nella
Figura n. 3 - par. 3.
Essa è pertanto ammessa solo tra strade ad unica carreggiata, e cioè
extraurbane secondarie, strade locali extraurbane e urbane, e strade
urbane di quartiere; è esclusa per strade a due carreggiate, e cioè
autostrade, strade extraurbane principali e strade urbane di
scorrimento.
La circolazione sull'anello deve essere organizzata sempre su una sola corsia (e deve conseguentemente svolgersi in accodamento), come indicato nella Tabella n. 6 - par. 4.5.2.
La larghezza dell'unica corsia, appositamente prevista per consentire
l'inserimento dei complessi formati da motrice e rimorchio, non
giustifica la circolazione in affiancamento, nè è prevista dalle norme
citate la presenza di più di una corsia.
In base al diametro della circonferenza esterna, si distinguono
rotatorie convenzionali (tra 40 e 50 m), compatte (tra 25 e 40 m) e
mini-rotatorie (tra 14 e 25 m); per sistemazioni con "circolazione
rotatoria", che non rientrano nelle tipologie di "intersezioni a
rotatoria" descritte dal par. 4.5.1 delle suddette norme, le immissioni
devono essere organizzate con appositi dispositivi.
Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
FM/RS IL DIRETTORE GENERALE
(Dr. Ing. Sergio DONDOLINI)