LEGGE 9 novembre 2021, n. 156
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121, recante disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalita' del Ministero delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali. (21G00170) (GU Serie Generale n.267 del 09-11-2021)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 10/11/2021
TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 10 settembre 2021, n. 121
Tra le novità più di rilievo:
Parcheggio posto disabili - Lasciare la macchina nei parcheggi riservati ai disabili ha sempre comportato la ricezione di una multa. Con il nuovo Codice della strada la contravvenzione sale (si va dai 168 ai 672 euro) e il numero dei punti scalati dalla patente triplica (si passa da 2 a 6)
Parcheggio sulle strisce blu - Posteggiare l’auto sulle strisce blu ha un costo. A partire dal primo gennaio 2022 la sosta per i disabili diventerà gratuita all’interno degli spazi contrassegnati da queste strisce, qualora le apposite aree loro riservate siano occupate
Limite di velocità per monopattini - Imposto il limite di velocità: dovranno viaggiare sotto i 20 km/h (attualmente il limite è di 25)
Foglio rosa ed esame della patente - La validità del foglio rosa raddoppia, passando da 6 ai 12 mesi. L'esame di guida, in caso di bocciatura, potrà essere ripetuto per tre volte per chi voglia ottenere la patente B. Resta vietato fare guide senza la patente o il figlio rosa e senza un istruttore al proprio fianco: chi contravverrà a questa norma verrà multato. Le sanzioni vanno da un minimo di 430 euro a un massimo di 1.731 euro. A questa si aggiunge il fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi
Neopatentati - Chi ha appena conseguito lapatente di guida potrà mettersi al volante di auto da 55 cavalli a 95 cavalli con a fianco una persona di età non oltre 65 anni con patente B da almeno 10 anni
Vietate pubblicità sessiste - Forme di pubblicità dal contenuto sessista o violento non saranno più tollerate, così come i “messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell'appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche". In caso di mancato rispetto della norma, scatterà immediatamente la revoca dell’autorizzazione e la rimozione del cartello pubblicità