mercoledì 5 febbraio 2014

PROTOCOLLO D’INTESA PER L’APPLICAZIONE DEGLI ACCERTAMENTI E TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI Comuni partecipanti: Acireale, Aci Bonaccorsi, Acicastello, Aci Catena, Aci S. Antonio, Santa Venerina e Zafferana Etnea

13/01/2014 -Città di Acireale  -Corpo Polizia Municipale
In data 9 gennaio 2014 presso la Residenza Municipale della Città di Acireale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per l’applicazione degli Accertamenti e Trattamenti Sanitari Obbligatori per malattia mentale tra i rappresentanti dei comuni facenti parte al distretto socio-sanitario 14 (Acireale, Aci Bonaccorsi, Acicastello, Aci Catena, Aci S. Antonio, Santa Venerina e Zafferana Etnea) e i rappresentanti dell’ASP 3 Catania – Dipartimento Salute Mentale.
Erano presenti i Sindaci di Acireale Avv. Antonino Garozzo, di Aci S. Antonio Santo Orazio Caruso, di Aci Bonaccorsi dott. Mario Alì nonchè i rappresentanti dei comuni di Acicastello, Aci Catena, Santa Venerina e Zafferana Etnea.
Per l’Azienda Sanitaria Provinciale il direttore del D.S.M. di Catania Dott. Giuseppe Fichera, il direttore del D.S.M. di Acireale e Giarre Dott. Pasqualino Ancona.
La finalità del protocollo d’intesa è quella di fornire adeguate indicazioni, per specifica competenza, a tutti i soggetti coinvolti per standardizzare il processo e il metodo di lavoro e semplificare l’applicazione omogenea e responsabile delle procedure di Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO), Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) in degenza ospedaliera ed Extraospedaliera (TSOE). Ciò al fine di definire le responsabilità e ad agevolare i compiti istituzionali degli Operatori sanitari coinvolti, il ruolo della Polizia Municipale e la funzione di tutti gli attori sociali e professionali a cui la procedura è rivolta, all’interno del territorio locale di appartenenza o di riferimento.
L’applicazione della procedura è prioritariamente rivolta ai pazienti psichiatrici che necessitano di interventi urgenti, ma che rifiutano il consenso e la collaborazione all’accertamento sanitario e/o al trattamento sanitario. Attraverso la corretta e omogenea attuazione ed esecuzione delle linee procedurali, viene salvaguardata la garanzia della libertà personale e della continuità terapeutica a beneficio del paziente.
Nel corso degli interventi sanitari obbligatori, il personale sanitario e il personale di polizia locale svolgono attività congiunte di intervento nell’ambito delle rispettive competenze.
Gli Accertamenti e i Trattamenti Sanitari Obbligatori sono disposti dal Sindaco in qualità di massima Autorità sanitaria locale e, nella loro fase attuativa per la corretta esecuzione dell’ordinanza, coinvolgono in maniera congiunta, rispettivamente, la P.M. e il Personale Sanitario.
La P.M. deve assicurare la propria presenza per tutta la durata dell’intervento, nonchè svolgere opera di prevenzione di possibili comportamenti pericolosi per la collettività e per gli operatori, mentre il personale sanitario è titolare di un ruolo tecnico finalizzato alla tutela della salute del paziente, alla eventuale somministrazione di terapie, all’adozione di modalità idonee al rispetto ed alla cura della persona del paziente, al recupero della compliance.
La presenza del Personale del Servizio Psichiatrico Territoriale durante tutta la durata della procedura è obbligatoria.
L’ordinanza di ASO è eseguita dalla P.M. che accompagna la persona al luogo indicato perchè vi si svolga l’accertamento richiesto.
Qualora all’ASO faccia seguito il TSO, l’accompagnamento del paziente in autoambulanza presso il Servizio di Psichiatria Diagnosi e Cura di altro Presidio Ospedaliero, nell’eventualità di assenza di posti letto, è a carico della P.M. in cui è stato avviato il primo provvedimento con l’assistenza del personale sanitario. Questa previsione costituisce un’innovazione in quanto il paziente non subisce il disagio di vedersi trattato da più operatori della P.M. di due diversi Comuni (quello di residenza e quello ospitante).
In particolare, atteso che durante il trasferimento presso l’S.P.D.C. individuato, al paziente potrebbe rendersi necessario somministrare adeguate terapie, gli operatori sanitari dovranno essere a bordo dell’autoambulanza per la continua supervisione degli aspetti medico-assistenziali, mentre la P.M. provvederà all’accompagnamento e scorta dell’autoambulanza per assicurare l’esecuzione dell’ordinanza sindacale, tutelare la sicurezza del trasporto e per prestare la propria opera in caso di necessità. In caso di grave pericolo per l’incolumità del personale sanitario a bordo dell’autoambulanza non altrimenti eliminabile, o nel caso in cui il personale di P.M. sia stato costretto all’uso di mezzi di contenzione, il medesimo personale di P.M. dovrà assicurare la propria presenza a bordo dell’autoambulanza.
Il Sindaco, nella sua veste di autorità sanitaria, emette l’ordinanza di ASO o TSO nel più breve tempo possibile. A seguito di ciò, scatta per la P.M. l’attività di ricerca del paziente e del suo trasporto al luogo ove inizierà il trattamento. Al personale sanitario spetta la collaborazione per suggerire le precauzioni opportune per rendere meno traumatico il procedimento e per praticare gli interventi sanitari che si rendessero necessari. La collaborazione tra le due componenti permetterà di conciliare sicurezza e qualità dell’assistenza.
Per l’esecuzione del TSO dovranno quindi essere sempre presenti, recandosi nel più breve tempo possibile presso il domicilio del paziente (dall’emissione dell’ordinanza), la P.M. e i sanitari con l’ambulanza.
I mezzi con cui trasportare la persona ammalata presso il presidio sanitario, di regola ed in via prioritaria, vanno individuati nelle autoambulanze, non escludendo, però, in considerazione della peculiarità della malattia, l’uso di qualsiasi automezzo, in caso di necessità ed ove possibile, purchè in condizioni di sicurezza sia dal punto di vista sanitario che di polizia per tutti coloro che sono coinvolti nell’esecuzione del TSO.
È auspicabile che, a breve, gli enti locali appartenenti al distretto socio sanitario 14 dell’ASP di Catania possano beneficiare dell’impiego delle ambulanze convenzionate con l’ASP medesima.
Il Sindaco di Acireale attribuisce grande importanza al protocollo d’intesa sottoscritto fra tutte le parti sopra indicate in quanto attraverso questo strumento viene messo al centro il paziente.
Il predetto protocollo d’intesa, proposto dall’ASP 3, è stato la risultante di un’attività sinergica tra il DSM dell’ASP 3 di Catania, rappresentato dal direttore del MDSM CT6 di Acireale, dott. Ancona Pasqualino coadiuvato dal proprio staff, ed il Comandante della Polizia Municipale di Acireale, dott. Licciardello Alfio, che si è avvalso della collaborazione del Vice Comandante, dott. Leone Stefano.
L’attività sinergica ha cosi condotto alla strutturazione di un “modus operandi” uniforme da estendere e rendere operativo in tutti i comuni del distretto sanitario e che ha posto al centro dell’intervento la figura e la dignità del paziente, oltre alla migliore definizione dei compiti e delle responsabilità degli attori partecipanti alle dette procedure.
Ciò si è reso necessario atteso che occorreva amalgamare e uniformare due diverse prospettive di intervento: da un lato le esigenze “latu sensu” medico-sanitarie, e dall’altro quelle di polizia giudiziaria connaturate all’esecuzione dell’ordinanza sindacale che impone al soggetto di farsi curare anche contro la sua volontà. Nel protocollo firmato si è riusciti a ricondurre ad unità le diverse necessità che negli aspetti pratici si risolvono nelle procedure di ricerca dell’ammalato, di assistenza continua dello stesso, nell’accompagnamento presso la struttura sanitaria individuata e nello stabilire procedure ben definite nel caso in cui il paziente sia minore e non si ravvisino unitarietà di intenti tra lo stesso e chi esercita la potestà genitoriale, o addirittura in caso di discordanza tra i genitori.
Una volta raggiunto un giusto ed equilibrato compromesso, questo Comando di P.M. di Acireale ha proceduto al coinvolgimento delle Polizie Municipali dei comuni firmatari e, una volta ottenuto il loro parere favorevole, ha provveduto a rendere possibile il traguardo raggiunto, la cui importanza è stata giustamente sottolineata, nel suo intervento, dal Sindaco di Acireale e fatta propria dagli altri Sindaci o delegati presenti.
Hanno provveduto alla firma del protocollo:
• Avv. Garozzo Antonino, Sindaco del Comune di Acireale;
• Dott. Alì Mario, Sindaco del Comune di Acibonaccorsi;
• Sig. Romeo Sebastiano, Vice Sindaco del Comune di Acicastello;
• Sig. Pellegrino Massimo, Assessore delegato dal Sindaco di Acicatena;
• Dott. Caruso Orazio, Sindaco del Comune di Aci S. Antonio;
• Sig. Giusa Fabio, Assessore delegato dal Sindaco di S. Venerina;
• Dott. Tropea Vincenzo, Assessore delegato dal Sindaco di Zafferana Etnea;
• Dott. Ancona Pasqualino, direttore del MDSM CT6 di Acireale/Giarre;
• Dott. Fichera Giuseppe, direttore del DSM di Catania.
Erano pure presenti alla firma del protocollo i Comandanti delle Polizie Municipali di comuni interessati, e pertanto:
• il dott. Licciardello Alfio, Comandante P.M. del Comune di Acireale;
• il dott. Laudani Rosario, Comandante della P.M. del Comune di Aci Bonaccorsi;
• il dott. Forzisi Sebastiano, Comandante della P.M. del Comune di Acicatena;
• il dott. Parisi Antonio, Comandante della P.M. del Comune di Aci S. Antonio;
• Belfiore Giuseppe, Comandante della P.M. del Comune di Santa Venerina;
• il dott. Prastani Salvatore, Comandante della P.M. del Comune di Zafferana Etnea;
• il dott. Leone Stefano, Vice Comandante della P.M. del Comune di Acireale;
• il dott. Trojano Fiorentino, Dirigente medico del C.S.M. di Acireale;
• il dott. Di Stefano Antonino, operatore del C.S.M. di Acireale.
Il protocollo in oggetto sarà inserito nel sito informatico dell’ente in maniera tale da renderne partecipe la cittadinanza ed anche coloro i quali dovessero, per avventura, necessitare delle procedure in esso previste per alcuno dei propri familiari od altro. Pertanto, tale protocollo assume anche la funzione di garanzia delle procedure da attuare e delle risposte che le Amministrazioni pubbliche debbono fornire alla cittadinanza, qualificandosi come atto di trasparenza dell’azione della P.A.
Acireale, 10 gennaio 2014

I l C o m a n d a n t e
Dott. Alfio Licciardello