Multe:La Cassazione annulla la sentenza e rinvia al Tribunale per nuovo esame

(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 5277/14; depositata il 3 febbraio)
A seguito di sentenza del tribunale di Grosseto, di non luogo a procedere a carico di alcuni soggetti, la Cassazione annulla la sentenza impugnata dalla Procura e rinvia al Tribunale per il nuovo esame.

Nel caso di specie TIZIO che trova sulla propria autovettura in sosta vietata un verbale di contestazione degli illeciti amministrativi previsti dagli artt. 7 e 157 del codice della strada, con allegato il bollettino per l'eventuale pagamento su conto corrente postale, si era rivolto telefonicamente SINDACO da lui personalmente conosciuto lamentandosi per l'episodio.

A quel punto, secondo l'ipotesi accusatoria, il SINDACO aveva invitato il TIZIO a correggere l'importo sul bollettino da 72,00 a 36,00 Euro, come se la contestazione avesse riguardato una sola infrazione e non due, ed a pagare la somma così ridotta presso l'ufficio postale, suggerendogli poi di portare la relativa ricevuta al responsabile del suddetto corpo di Polizia Municipale.

Alcuni appartenenti al suddetto comando, ne avrebbero curato poi gli atti successivi, redigendo atti falsi e facendo coerentemente risultare che, a TIZIO fosse stato contestato solo uno degli illeciti amministrativi sopra ricordati, in difformità dal presupposto verbale* che aveva evidenziato la sosta dell'auto di quest'ultimo sia in zona di divieto che in senso contrario rispetto al senso unico di marcia.
Mario Serio
Riproduzione Riservata

*N.B. Per  gli addetti ai lavori è chiaro che l'atto di cui si parla è il "preavviso di accertamento infrazione" e non il "verbale" e che a TIZIO non è stato contestato un bel nulla.Ma i Giudici non si sono nemmeno posti il problema.

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