L'Amministrazione comunale di Avellino con la delibera nr. 190 del 14 giugno 2012 , ha parzialmente modificato il vigente regolamento speciale del Corpo di Polizia Municipale, limitatamente alla definizione dei distintivi di grado da attribuire agli addetti al servizio presso il Comando di Polizia Municipale.
Nel merito, si è espresso il segretario della Funzione Pubblica Cgil di Avellino, Marco D'Acunto: "tale atto, potrebbe modificare completamente l'organizzazione dell'area e la ricaduta dei servizi sulla città e, pertanto, è apparso doveroso alla FP CGIL segnalare già da tempo la sua illegittimità. In primis - dichiara D'Acunto - le modifiche sono viziate da attività antisindacale in quanto, il regolamento vigente, è frutto di un accordo sindacale ed all'articolo 49 prevede espressamente che eventuali variazioni al regolamento stesso vadano effettuate previa informazione alle Organizzazioni Sindacali aventi diritto. Informazione che non è mai avvenuta, ma non solo. La modifica - continua D'Acunto - comporta una variazione delle funzioni da attribuire a ciascuna posizione inquadrata (cosa ribadita anche in delibera) che è possibile solo mediante informazione tempestiva ai soggetti sindacali. Anche su questo secondo punto, nonostante le richieste della FP CGIL ma anche di CISL e CSA dello scorso 27 giugno, di attivare l'istituto della concertazione, l'amministrazione comunale è venuta meno agli obblighi contrattuali di informativa. Inoltre, la modifica del regolamento non poteva avvenire con delibera di Giunta in quanto (previsto dal Testo Unico degli Enti Locali art, 42 ma anche da numerose e recenti sentenze del Tar) la competenza è esclusivamente del Consiglio Comunale. La delibera, inoltre, al contrario di quanto riportato nella motivazione (eliminare la discontinuità gerarchica), produce ed aumenta la confusione già regnante al Comando, in quanto attribuisce il grado di "Tenente Colonello" al vicecomandante con 8 anni di servizio, senza spiegare a quale titolo e andando in contrasto con la proposta di regolamento della legge regionale in materia che prevede il grado di "Tenente Colonnello" solo per i dirigenti mentre, nella dotazione organica del Comune di Avellino, la figura di vicecomandante è inquadrata nella categoria D3 (non dirigenziale). Ancora - conclude il segretario della Fp - la delibera prevede due ruoli di ispettori a pari livello con due gradi differenti (Tenente e Sottotenente) mentre, nella maggior parte delle leggi regionali, tale ruolo è previsto per i sottufficiali. La delibera, infine, stravolge l'intera attribuzione dei distintivi di grado già in atto presso il Corpo, modificandola ad un livello inferiore di quelli già in uso. Per tutte queste motivazioni, la FP CGIL, chiede al Sindaco del Comune di Avellino l'annullamento in autotutela della delibera nr. 190 del 14 giugno 2012 ritenendola illegittima per il mancato rispetto delle relazioni sindacali. Allo stesso tempo si chiede un intervento al Signor Prefetto per non generare disservizi nel Comando di P.M".
(martedì 21 agosto 2012 alle 11.54)
Fonte
Nel merito, si è espresso il segretario della Funzione Pubblica Cgil di Avellino, Marco D'Acunto: "tale atto, potrebbe modificare completamente l'organizzazione dell'area e la ricaduta dei servizi sulla città e, pertanto, è apparso doveroso alla FP CGIL segnalare già da tempo la sua illegittimità. In primis - dichiara D'Acunto - le modifiche sono viziate da attività antisindacale in quanto, il regolamento vigente, è frutto di un accordo sindacale ed all'articolo 49 prevede espressamente che eventuali variazioni al regolamento stesso vadano effettuate previa informazione alle Organizzazioni Sindacali aventi diritto. Informazione che non è mai avvenuta, ma non solo. La modifica - continua D'Acunto - comporta una variazione delle funzioni da attribuire a ciascuna posizione inquadrata (cosa ribadita anche in delibera) che è possibile solo mediante informazione tempestiva ai soggetti sindacali. Anche su questo secondo punto, nonostante le richieste della FP CGIL ma anche di CISL e CSA dello scorso 27 giugno, di attivare l'istituto della concertazione, l'amministrazione comunale è venuta meno agli obblighi contrattuali di informativa. Inoltre, la modifica del regolamento non poteva avvenire con delibera di Giunta in quanto (previsto dal Testo Unico degli Enti Locali art, 42 ma anche da numerose e recenti sentenze del Tar) la competenza è esclusivamente del Consiglio Comunale. La delibera, inoltre, al contrario di quanto riportato nella motivazione (eliminare la discontinuità gerarchica), produce ed aumenta la confusione già regnante al Comando, in quanto attribuisce il grado di "Tenente Colonello" al vicecomandante con 8 anni di servizio, senza spiegare a quale titolo e andando in contrasto con la proposta di regolamento della legge regionale in materia che prevede il grado di "Tenente Colonnello" solo per i dirigenti mentre, nella dotazione organica del Comune di Avellino, la figura di vicecomandante è inquadrata nella categoria D3 (non dirigenziale). Ancora - conclude il segretario della Fp - la delibera prevede due ruoli di ispettori a pari livello con due gradi differenti (Tenente e Sottotenente) mentre, nella maggior parte delle leggi regionali, tale ruolo è previsto per i sottufficiali. La delibera, infine, stravolge l'intera attribuzione dei distintivi di grado già in atto presso il Corpo, modificandola ad un livello inferiore di quelli già in uso. Per tutte queste motivazioni, la FP CGIL, chiede al Sindaco del Comune di Avellino l'annullamento in autotutela della delibera nr. 190 del 14 giugno 2012 ritenendola illegittima per il mancato rispetto delle relazioni sindacali. Allo stesso tempo si chiede un intervento al Signor Prefetto per non generare disservizi nel Comando di P.M".
(martedì 21 agosto 2012 alle 11.54)
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